Cosa vogliamo? vogliamo tutto

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Marigo Giandiego
Fonte: facebook

di Marigo Giandiego – 20 agosto 2014

La Grande Borghesia o se preferite denominiamola con la parola tanto di moda in questi tempi l’elite, non si accontenta, non è disposta a finirla con la caduta del muro e la fine delle ideologie, simbolica ed inutile, non è disposta ad accettare tutto quello che c’è stato prima e ad archiviarlo sotto la parola “civiltà”. Forte di avere la possibilità di definire la realtà, stabilisce in modo arbitrario quando e se esista, nella struttura capitalistica da lei inventata, dove si gioca con le sue regole e dove i parametri culturali e modali sono tutti in suo possesso, u reale tornaconto nel fare quel ch’essi fanno, cioè possedere tutto. Essi stabiliscono addirittura il senso del termine possedere, stabilendo la possibilità d’impossessarsi di beni comuni e non vendibili quali l’acqua, i semi, la gioia, l’aria e l’amore. Creano e disfano crisi, muovendo ad arte masse e moltitudini, stabiliscono le condizioni per la continuità del “movimento migratorio”, utilissima sacca di ricambio di mano d’opera a bassissimo costo. Creano le condizioni per le guerre locali o meno,atte a rilanciare la richiesta … ed a ridare senso alla crescita (parola inventata) anche in un mondo finito … in fondo, suvvia se si butta tutto a terra poi si deve ricostruire. Uno slogan, che per altro non condividevo del tutto, caratterizzò la mia gioventù urlato ed in qualche modo sputato da grandi masse giovanili “ Casa vogliamo? Vogliamo tutto!” ed è grottesco pensare che a questo slogan si sia uniformata l’elite per stabilire i limiti del suo possesso … Tutto … anime e sogni compresi, tutto deve rientrare in loro “disponibilità”. Ed è ancor più grottesco il pensare che noi, i socialisti, i comunisti ed i libertari si sia qui, stolidamente e stupidamente ad interrogarci sull’attualità della lotta di classe … proprio mentre essa, in possesso di una Borghesia sempre più ristretta ed omicida ci sta affossando e sta cambiando la storia a nostro danno. Noi stiamo permettendo ch’essi spostino la giusta rabbia che dovrebbe accompagnare le loro azioni e ch’essi tutto sommato meriterebbero di trovare sul proprio cammino verso lo stipendio dei loro camerieri, verso i vestiti ed i gadget di cui riempiono la loro servitù in una compulsiva gara per prenderne il posto diretta da personaggi che hanno appreso il mestiere nelle loro scuole e che condividono la loro visione del mondo … o peggio da comici che sono parte integrante del loro stesso corpo. La stupidità ci vuole divisi, insicuri … in mercè di una minoranza superba ed assassina che fa del mondo quel che le pare. La stupidità ci vuole assorti nella cura compulsiva dell’orto mentre il mondo intorno a noi cambia e diventa quelò che loro hanno progettato? Un Medio Evo Tecnologico? L’era delle “Grandi Famiglie Dominanti” è cominciata e noi siamo ignavi spettatori, come tutti i plebei che ci circondano. I nostri leader fanno a gara per essere invitati nei loro salotti
(giandiego)

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