D’Alema propone l’8×1000 per le moschee e ha ragione

per Gian Franco Ferraris


Tutto si può dire di D’Alema tranne che sia banale «se in Italia c’è l’otto per mille per la Chiesa cattolica», perché non prevedere il contributo per «un milione e mezzo di musulmani che non sono riconosciuti» e istituire quindi un otto per mille per le moschee? Questa è la proposta di Massimo D’Alema, durante una intervista trasmessa da ‘Radio Anch’io’, allo scopo di favorire la nascita di un “Islam europeo” che possa essere “più aperto, più moderno di quello fondamentalista che viene da certi Paesi d’origine”.

 In Europa –  D’Alema ricorda, ci sono 40 milioni di musulmani: “Credo quindi dovremmo fare una riflessione, chiedendoci quale politica di convivenza stiamo facendo. E’ evidente che nell’attuale situazione le persone di cui stiamo parlando, vivono come comunità separate dall’Europa e restano legate ai Paesi di origine. Questo crea delle aree in cui è più facile che possa infiltrarsi la propaganda fondamentalista e anche terrorista”.

Se il centro islamico lo costruisce l’Arabia Saudita – ha aggiunto D’Alema – il predicatore salafita lo mandano loro“, mentre se queste persone si sentissero a tutti gli effetti cittadini italiani –  ha concluso  D’Alema – sarebbe un passaggio importante e razionale nel cammino della “difficile integrazione delle comunità musulmane nel tessuto sociale e civile italiano”.

Come prevedibile, l’intervista a D’Alema ha provocato le dichiarazioni polemiche di esponenti di destra a partire da Matteo Salvini,  «Ma è matto?? #dalemakbar», scrive su Twitter.

Più curioso e sorprendente il silenzio di esponenti Pd, a partire dalla falange renziana forse speranzosa in un autogol di D’Alema nella maggioranza della opinione pubblica, ma al momento sono stati rari anche i post e i commenti della base di nostalgici del leader Maximo che di solito su facebook mettono in risalto le dichiarazioni del loro leader.

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