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di Vecchia Talpa – 25 marzo 2019
Il presunto capo del Governo dice che per quanto riguarda l’ILVA non potevano fare nulla in quanto c’era già un accordo, che preveda il pieno impiego e interventi per la riduzione dei fumi e dell’inquinamento.
Due falsità lasciate passare come verità!
L’accordo non vi era Era solo una ipotesi di accordo, tant’è che il precedessore, di DI Maio, Calenda, aveva minacciato che non se ne sarebbe fatto nulla a certe condizioni. Dunque Di Maio avrebbe potuto benissimo fare altrettanto se avesse voluto, e se,sopratutto avesse voluto mantenere fede agli impegni presi. E dalla sua vi sono norme costituzionali e leggi, che in nome della salute pubblica e dell’interesse nazionale, la fabbrica si poteva requisire e nazionalizzare. Che era esattamente quel che aveva promesso in campagna elettorale Di Maio ai cittadini tarantini!!!!
Dunque che non dica sciocchezze.
Quanto poi all’inquinamento. Altra sciocchezza prima ribadita da Di Maio e confermato dal pupazzo di palazzo Chigi.
Se si consente di aumentare la produzione, di impianti obsoleti e fuori norma europee in quanto ad emissioni tossici e inquinanti, come si può spacciare che i valori di fumi tossici si abbassino? Quella fabbrica, almeno gli impianti dell’area a caldo, non sono riformabili, vanno abbattuti!
E dicono che i valori di inquinamento sono entro i valori di legge!
Certo quei valori l’ARPA li ha alzati due volte sotto il governo Renzi adeguandoli a quella della Fabbrica.
Il contrario di quel che normalmente dovrebbe essere.
E dunque è vero che sono dentro i limiti, ma questo non significa che i valori , dopo la firma dell’accordo con Di Maio siano in aumento, e per certe sostanze anche del 300%!!!!
Ne è testimonianza che due scuole prospicienti l’area della fabbrica, per delibera Sindacale, sono state chiuse ed evacuate!
Il tradimento dei 5S è tanto evidente e palpabile che persino i consiglieri pentastellati al Comune hanno abbandonato il gruppo stellato, e più della metà dei deputati hanno espresso pubblicamente la loro “perplessità” e nonostante ciò sono stati contestati e cacciati dalla cittadinanza, al convegno da loro organizzato.