di Luigi Altea – 26 febbraio 2019
Gianni Alemanno è stato condannato a sei anni di carcere.
I forcaioli giustizialisti sospendano, però, i festeggiamenti, perché non è finita qui.
Ci sarà il processo d’Appello e poi, eventualmente, ci sarà anche la Cassazione.
Le toghe rosse del Tribunale potranno cambiare colore nei gradi successivi.
Se tutti quelli che sono stati rossi fossero rimasti tali, l’Italia rassomiglierebbe ad un immenso prato di papaveri.
Alemanno continua a dichiararsi innocente e io gli credo.
Per quale motivo, d’altronde, dovrebbe mentire?
Sono fiducioso che alla fine sarà assolto, anche perché si avvale della difesa dell’avvocato Coppi, senza dubbio il miglior penalista italiano.
Lo stesso che ha recentemente difeso Roberto Formigoni.
In ogni caso la giustizia farà il suo corso.
Io, da incallito garantista, aspetto coltivando, laicamente, un solo dubbio.
E se fosse colpevole?
