Autore originale del testo: Gaetano Ravizza
Tu muta vai
senza capir la vita,
indifferente al lagno disperato,
perché ancor non sai
chi fu colui
che in silenzio
tanto t’ha amato.
Passi e non odi.
Ma seppur tace il labbro mio
l’occhio folgoreggiante
lancia un richiamo.
Passi e non vedi.
Folleggio con le Muse
e a te non piace
anima dolce con le idee confuse
perché tu preferisci l’uomo audace.
Passi e non intendi.
Ho colmo il cuore
di una passione ardente,
ma vano è il mio sogno, fluente,
dell’arcano mistero
dello spirito che è tutto
e dell’egra spoglia che è zero.
Passi e non senti.
Vivo recluso col mio tormento,
mentre ignara vai verso la vita
e non ascolti l’intimo lamento,
anima amica!
Passi e non sai.
(Gaetano Ravizza)


