Questa notte

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Anonimo

Questa notte
il regista dei sogni
si è divertito a mostrarmi
visioni proibite —
ombre in movimento,
frammenti di corpi accesi.

Tu sussurravi parole antiche
in un dialetto dimenticato,
la lingua degli avi —
e il suono, scivolando dalle tue labbra,
mi attraversava come un canto segreto,
bruciante.

Quelle parole,
così sconosciute e pure,
contenevano secoli di desiderio taciuto,
vizi mai osati,
infedeltà mai nate,
una complicità primordiale
che ci univa in un solo battito,
in un’esplosione silenziosa
di gesti e sguardi.

Abbiamo cominciato ad amarci
con la furia di chi si ritrova
in un tempo che non è più tempo,
in uno spazio sospeso.

Intorno,
un paesaggio incantato —
l’inverno disegnava il mondo
con mani leggere,
e nel candore della neve
il tuo grembo divenne fonte viva,
sorgente d’altura,
acqua pura e vertiginosa,

come il primo sorso
dopo il deserto,
come l’ultimo
prima della fine.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.