Anziani anti-green: più generosità

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Antonio Padellaro
Fonte: Il Fatto Quotidiano

Anziani anti-green: più generosità

di Antonio Padellaro  – Le persone anziane “spesso le si accusa di menefreghismo. Certo, hanno un’aspettativa di vita più corta e se non hanno figli possono essere portate a guardare a un arco temporale di una trentina d’anni e basta”.
Osservazione sensata del professore Teodoro Georgiadis, citato come esperto di questioni climatiche. Intervista pubblicata su “Libero”, alfiere di quella destra giornalistica schierata sotto il solleone contro le politiche green dell’Ue (“Il ritorno degli eurodeliri verdi”). Che esista un conflitto anagrafico quando si affrontano questioni legate al futuro del pianeta, dunque del genere umano, è abbastanza comprensibile. E non sembra neppure casuale che il negazionismo sui mutamenti climatici vada di pari passo con la persistente polemica contro le vaccinazioni di massa, a cominciare dall’ultima pandemia. Non parliamo delle accuse, non del tutto infondate e da verificare attentamente, sulla somministrazione pressoché globale di quei farmaci e del rapporto con l’insorgere di gravi patologie. Allora come oggi ci interessa anche una certa vox populi che, per esempio, sosteneva e sostiene che come tutte le epidemie che hanno flagellato il mondo, da che mondo è mondo, anche il Covid assolve a una funzione rigeneratrice. Eliminando i più deboli e lasciando che i più forti abbiano tutto lo spazio necessario per evolversi e generare individui ancora più robusti. Si chiama selezione naturale e non erano in pochi a dire che il virus andava lasciato libero di fare il suo corso. Proprio come tutti i fenomeni atmosferici – alluvioni, bombe d’acqua, scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari e, naturalmente, le ondate di calore – anche con le malattie bisogna lasciar fare alla natura. Così si esprimono i teorici del “da che mondo è mondo”.

Ne conosco alcuni, spesso avanti con l’età, se non con un piede già nella fossa. Sulla base di una prudente aspettativa di vita forse non correranno il rischio di essere contagiati dalla prossima pandemia. E forse (per dirla con il professor Georgiadis) scanseranno la prossima catastrofe climatica. In genere hanno avuto molto dalla vita. Sarebbe il momento di restituire qualcosa. Magari non diffondendo diffidenza e cinismo. Ma a loro che gli frega? Se gli sento dire che stiamo distruggendo il futuro delle prossime generazioni, giuro che li denuncio.

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