Il Pensiero Politico di Giorgio Almirante

per Francesca Proietti Cosimi

Il Pensiero  Politico  di Giorgio Almirante 

Di Vincenzo Francesco Paparella  

Edito : IlibridelBorghese

 

 

L ‘autore in questo libro riscrive ciò che Giorgio Almirante ha diffuso attraverso i suoi discorsi nei suoi libri, nelle piazze con i suoi comizi, in tv e sui giornali. In particolar modo in considerazione il suo libro                    “ Autobiografia di un Fucilatore “ .

Parla della battaglia dove ha partecipato, di quei ragazzi che sognavano di imbellire ed ingrandire la casa che altri avevano costruito, quelli che non fecero il fascismo né l’antifascismo, non hai mai pensato di restaurare il fascismo, semmai sono stati gli artefici del post fascismo, della DC dei post nostalgici comunisti,  dell’era post tangentopoli.

Fino agli ultimi tempi , cioè un’era che apparteneva a tutti gli italiani.

Un saggio peculiare dove l’autore propone di mettere in luce il pensiero politico di Giorgio Almirante in particolare mette in evidenza come  il co –fondatore  del MSI “ Movimento Sociale Italiano” si sia sempre adoperato per il  benessere dei cittadini e per la situazione sociale specifica, condannando sempre gli atti di violenza  “ Non sono capace di odiare chi si manifesta nemico, non odio i me calunniatori.”

Un libro rivolto agli amanti della politica della storia e perché no dell’attualità. I nostalgici forse sono i pigri mentali incapaci di raffrontasi  e di avere valutazioni obbiettive.

La gente in cui spiritualmente si riconosceva Almirante è quella che non ritiene di avere dietro le spalle un potere temporale con un regime politico da ricostruire, un passato da ripristinare, ma è quella che dalla verità e dagli eroi dl passato vuole trarne forza e alimento, moniti per  portare avanti un discorso civile.

La tradizione della gente italiana ci  insegna che il paziente non è colui che accetta e subisce i colpi del destino ma chi ci supporta perché sa reagire”. 

Il libro diviso  in 18 capitoli, apre con una biografia,successivamente ripercorriamo  l’arresto di Mussolini avvenuto il 25 luglio 1943 nello stesso giorno ci fu l’occupazione della tipografia dove aspettavano proprio lo stesso Almirante all’epoca anche giornalista nel giornale dove fino a quel giorno erano tutti fascisti lo stavano aspettando, li si sentì sconfortato dal non potersi fidare più di nessuno.   

Lo stato, il sindacato , il congresso Gianfranco Fini e Donna Assunta  sono solo alcuni punti di questo libro che chiude con l’Inno ai giovani 

“ Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa Come se tu non  dovessi morire mai” Giorgio Almirante .

 

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