IMPULSI ASCENDENTI E DISCENDENTI

per Filoteo Nicolini
Autore originale del testo: FILOTEO NICOLINI

IMPULSI ASCENDENTI E DISCENDENTI

  Queste considerazioni sono sorte domenica sfogliando Il Sole 24 Ore a pagina 11, dove c’è un articolo a firma di Luca Veronese dal titolo: La crisi ucraina allontana i Balcani dall’UE. In esso vengono esaminati i nodi da sciogliere sulle candidature di Serbia, Kosovo, Macedonia del Nord, Albania, Bosnia-Erzegovina e Montenegro.

  La mia sensibilità è stata messa a dura prova da un particolare che potrà sembrare insignificante ai più, ma che segnalo perché non possiamo permanere nel torpore. Date uno sguardo alla cartina che vuole illustrare i confini esistenti tra i paesi balcanici. Una fetta di umanità che pulsa e vive, ridotta a una squallida rappresentazione, uno schema astratto di colori e linee geometriche! Sono Paesi, etnie, gruppi linguistici, religioni, costumi e culture che ci vengono presentati diverse e inconciliabili, dove sembra prevalere lo spirito della divisione, dei veti incrociati, di conflitti che covano latenti.

  Dovremmo riflettere a lungo sugli eventi che si svolgono nell’Europa orientale, più misteriosi di quanto non si immagini. Quel che lungo i secoli si prepara. sempre prima o poi viene alla superficie. Il nostro tempo richiede da noi molto più di qualunque altro periodo, cioè proprio quello che vogliamo di meno: la comprensione spirituale. Il caos a cui assistiamo, e non c’è altra parola possibile, il caos nasce da una comprensione superficiale e materiale della realtà. L’ordine sorgerà eventualmente dal caos attuale quando si comprenderà da dove proviene il caos. Non si ignora impunemente il mondo spirituale. Si crede ciecamente nell’affidarsi a concetti e rappresentazioni ricavate dal mondo sensibile, ed è quanto la grande maggioranza attualmente fa. La conseguenza di tutto ciò è il caos attuale dell’Umanità.

L’ordinamento basato su vincoli di stirpi, sangue, lingue, religioni sembra cosa del passato, ed infatti lo è.

Come orientarci? Come comprendere?

  Teniamo presente innanzitutto che l’ordinamento del mondo procede dai mondi spirituali, dai compiti assegnati alle diverse entità e dalla collaborazione-conflitto tra esse. E qui devo riferirmi a quei tempi antichissimi della cosiddetta tentazione luciferica che ebbe una grande importanza per l’evoluzione dell’Umanità. In quei tempi antichi gli spiriti ribelli condotti da Lucifero volevano a modo loro il massimo bene per gli esseri umani, volevano plasmarli a una assoluta liberà, cosa per la quale gli esseri umani non erano ancora maturi. Volevano dotare l’Umanità di impulsi grazie ai quali ogni singolo individuo sarebbe potuto diventare un essere autonomo. Cosa che però non doveva avvenire allora, perché l’Umanità non era ancora matura.

  Da parte degli spiriti che conducevano l’evoluzione sorse l’iniziativa di portare sulla Terra l’essere umano a loro affidato e farlo discendere dalle altezze spirituali. Ciò è descritto simbolicamente come la Cacciata dal Paradiso, ovvero la Caduta. In realtà, tale avvenimento rappresenta l’inserimento dell’essere umano nella corrente dei caratteri ereditari e nel ciclo della nascita e della morte. Lucifero e seguaci volevano che ogni singolo essere umano in quanto individualità nascente poggiasse su sé stesso. In tal modo si sarebbe rapidamente sviluppato, ma in condizioni di immaturità. Ciò però non doveva accadere, dovevamo essere educati sulla Terra ed evolvere attraverso le forze della Terra. Fummo quindi inseriti nella corrente dell’ereditarietà e divenimmo discendenti l’uno dell’altro e dell’altra.

  Quindi non poggiammo per così dire su noi stessi ma ereditammo dai nostri antenati certi caratteri, che nel piano di Lucifero invece non avrebbero dovuto pesare su di noi. All’essere umano fu per così dire caricato un peso per legarlo all’esistenza terrestre. Tutto quanto è connesso con l’ereditarietà, con la procreazione, con la riproduzione e con l’amore nella sfera terrena lo dobbiamo a questa lontana contromisura degli spiriti che conducono l’evoluzione.

 Nelle antiche religioni troviamo sempre i simboli della procreazione, della consanguineità. Si doveva imparare a convivere raggruppati in stirpi, in popoli, in affinità di sangue. Null’altro valeva se non la giusta regolazione dei legami del sangue.

  L’altra corrente spirituale, in fuga dal cielo sulla Terra e battendo per così dire in ritirata, si propose allora di operare contro tutto ciò che è ereditarietà di sangue, e sorsero dottrine che si opponevano ai legami naturali, ai vincoli di parentela e di famiglia, all’appartenenza a un popolo.

Quindi abbiamo due opposte correnti, una che protegge tutti i vincoli di sangue e l’altra che induce a sciogliersi dai vincoli di famiglia e dell’ereditarietà e cerca di liberarsi della consanguineità.

  Sullo sfondo di questa lotta spirituale si sono dati altri avvenimenti nel mondo sopra sensibile. La corrente luciferica accompagnò sempre l’evoluzione terrestre ma questa volta rinforzata da nuova linfa con radici nel materialismo. Basti pensare a quanto accadde nella epoca Atlantide e la sua tragica conclusione. Da allora la coscienza umana si è evoluta gradualmente nei millenni.

  Gli antichi Egiziani avevano una coscienza molto diversa dalla nostra, né percepivano l’ambiente come noi oggi. Vivevano direttamente nelle sensazioni che i sensi producevano in loro ma non le analizzavano intellettualmente come nelle civiltà posteriori. Oggi siamo distaccati da ciò che i sensi ci inviano, esaminiamo le percezioni sensoriali, riflettiamo sul loro contenuto, ne deriviamo giudizi e concetti e agiamo di conseguenza. Questa regione dell’anima che abbiamo sviluppato si chiama anima intellettuale, così come si definisce anima senziente quella in cui vivevano gli antichi egiziani per restare nell’esempio.

  Ora siamo impegnati a raggiungere un livello superiore chiamato anima cosciente. Con l’anima intellettuale apprendiamo a conoscere il significato del mondo esterno e ad agire su di esso, è la parte dell’anima a noi più familiare. Ma ancora non sappiamo chi siamo nella nostra realtà spirituale. Un primo sguardo a questa realtà comincia ad essere possibile se dirigiamo la nostra attenzione a ciò che vive nell’esperienza di pronunciare “Io” a noi stessi. Allora ci staremo avvicinando a una regione più intima dell’anima, l’anima spirituale o anima cosciente in cui cominciamo ad afferrare la nostra individualità unica. Questo il cammino che stiamo percorrendo.

  Luciferismo e corrente materialistica non rimasero di braccia incrociate ma tentarono nel secolo VII D.C. di dotare prematuramente gli esseri umani con l’anima cosciente, influendo sui filosofi e scienziati più avanzati in fuga dalle scuole di filosofia in Grecia, riuniti nell’accademia di Gondishapur in Persia.

  Le conoscenze che raggiungeremo tra centinaia di anni sarebbero state profuse in grande anticipo su quei saggi e geni attraverso l’immaginazione profetica. In questa Accademia del secolo VII i saggi sarebbero stati inondati con una conoscenza e una cultura che noi raggiungeremo solo durante il terzo millennio. Immaginiamo solo la situazione in cui la civiltà occidentale si sarebbe trovata, dirigendosi sempre più allo studio della Natura e senza più avere interesse per lo spirito. L’anima cosciente così influenzata sarebbe stata sempre più attratta dalla materia e catturata da questi spiriti. Gli esseri umani sarebbero stati attratti dalla Terra e allontanati dalla loro evoluzione spirituale. Sarebbero sorti saggi e geni di grande potere.

  L’avvento dell’Islam di Maometto e la nuova fede sviarono questo avvenimento in gestazione nei retroscena spirituali. A Gondishapur catturata dagli Arabi i saggi e i filosofi furono obbligati ad abbracciare la nuova fede o a perire. L’apparizione di Maometto con la sua predica religiosa visionaria smorzò l’influenza soprattutto in quelle regioni dove si voleva diffondere la conoscenza materialistica. Qui possiamo vedere la saggezza nella storia del mondo, arriviamo a conoscere la verità sull’Islamismo solo quando sappiamo che l’apparizione di Maometto era destinata ad attutire la saggezza gnostica di Gondishapur, a sottrarne la forza seduttiva che altrimenti sarebbe stata esercitata sull’Umanità.

 Poi arriva l’epoca moderna quando gli spiriti che conducono l’evoluzione hanno ormai agito a sufficienza per rinsaldare i vincoli di sangue e di stirpe, poiché nell’evoluzione ogni cosa ha il suo tempo. Ora essi ispirano negli esseri umani lo sviluppo di idee libere, di impulsi di libertà. Ora sono essi a dare all’Umanità il fondamento della propria individualità.

Ma quello che in un antico passato era un bene, nel secolo XIX viene per così dire ceduto agli spiriti di opposizione. Ora gli antichi impulsi fondati sui rapporti di stirpe, popolo e sangue passano sotto la reggenza degli spiriti di opposizione. Essi rimangono indietro, sono impegnati nell’indurre ed insistere sulla genealogia, sui rapporti di sangue e di ereditarietà. Questi rapporti vengono visti come mete ideali, mentre in realtà non sono che l’inizio della decadenza. Questi spiriti di opposizione si sforzeranno sempre più di ispirare i caratteri della decadenza, dell’atteggiamento conservatore che ne deriva, dell’egoismo, della guerra di tutti contro tutti.

Non è possibile comprendere la situazione attuale senza osservare lo scambio di funzioni intervenuto nel secolo XIX. Chi parlava nei secoli passati di ideali nazionali lo faceva ancora in base a fattori di progresso del genere umano. Chi invece parla oggi di vincoli di nazionalità, di stirpe, di razza, di sangue lo fa mosso da un impulso di decadenza.

Il vero ideale dovrebbe essere trovato nel mondo spirituale, attraverso vincoli di comunione spirituale in luogo di vincoli naturali.

Naturalmente, la decadenza non si può evitare perché è un fatto naturale, è qualcosa che proviene dalla Terra e afferra chi ad essa si lega. Occorre sentire e comprendere dove la vita ascende e dove discende. Giudicheremo nel modo giusto gli avvenimenti tragici di oggi solo avendo sotto gli occhi gli impulsi ascendenti e discendenti.

FILOTEO NICOLINI

Studio basato sull’Antroposofia di Rudolf Steiner

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