La citofonata di Salvini “ti resta addosso”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fabio Martini

LA LEADERSHIP DI SALVINI SEGNA SOLO UNA BATTUTA A VUOTO
MA LA CITOFONATA LO HA “RIMPICCIOLITO”: PER UN
ASPIRANTE CAPO DEL GOVERNO DEL G7,UNA SCENEGGIATA
COME QUELLA, ANCHE SE NON PARE, TI RESTA “ADDOSSO”

In queste ore la non-vittoria della Lega in Emilia spinge avversari e commentatori ad ipotizzare una crisi nella leadership di Salvini. Più una speranza che una realtà imminente: la Lega resta fortissima, in Emilia e nel resto d’Italia. Ma Salvini, dopo il gesto di involontario autolesionismo di agosto, in Emilia ha rimpicciolito il suo spessore. Lui è legittimamente e democraticamente il capo di una destra-destra. Un elemento di chiarezza, un’occasione per gli altri di differenziarsi non soltanto per contrasto. Ma l’aspirante capo del governo di un Paese del G7 non va per citofoni. Nessuno leader degno di questo nome, nella Prima o nella Seconda Repubblica, si sarebbe mai abbassato ad una botta demagogica come questa. Si può obiettare: oramai tutto si dimentica e soprattutto i fans tendono a perdonare tutto. Vero. Ma quando pensi di poter guidare un grande Paese come l’Italia, devi saper parlare ad un’opinione più larga di quella che ti ama. Con un’aggravante: la sceneggiata ha finito per associarsi ad una sconfitta.

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