La giornata a stelle e strisce di una badante italiana

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Edoardo Laudisi
Fonte: L'Antidiplomatico

La giornata a stelle e strisce di una badante italiana

Di Edoardo Laudisi
Il pregiudizio americano più stupido, e per questo anche quello più duro a morire, vede nell’italiano un servitore compiacente molto più adatto ai lavori manuali o di servizio alla persona che a quelli intellettuali o di responsabilità, i quali rimangono diritto esclusivo dei Wasp + eventuali quote identitarie. Se metti l’italiano ai fornelli hai un Carnacina assicurato, se lo metti in salotto ti canta come Caruso, se lo metti a servire in sala lavora bene, costa poco e balla pure la tarantella. Se poi hai in casa un malato di Alzheimer e vuoi evitare che combini dei casini, niente di meglio che una vera badante italiana, no italoamericana ma proprio made in Italy.

La scena si è ripetuta, questa volta senza manina, durante l’incontro di giovedì scorso alla Casa Bianca. Qui Biden, vestito in un completo blu elettrico alla Berlusconi Junior, che su sleepy Joe pareva un pigiama sanitario, e un cravattone a tovagliolo da cerimonia nuziale coatta, ha tirato fuori un bigliettino probabilmente vuoto e ha iniziato a biasciare parole a caso mentre la badante Giorgia lo osservava amorevolmente dalla sua poltrona, pronta ad intervenire nel caso scappasse la grossa. Quando poi è stato il suo turno di parlare, Giorgia ha esibito un broken english dall’incredibile accento slavo, (video qui) forse per omaggiare le eroiche badanti ucraine alle quali stava rubando il lavoro.

 

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