La storia di un addio

per Francy
Autore originale del testo: Hikmet
Fonte: Wikipedia

E l’uomo parlò con la donna:
«Ti amo,
e come ma come,
è come stringessi nel pugno qualcosa di vetro il mio cuore
le dita nel sangue
a spezzare
a impazzire…»

E l’uomo parlò con la donna:
«Ti amo,
e come ma come,
a chilometri in fondo, a chilometri in piano,
al cento per cento, al millecinquecento per cento,
a volte infinite di cento per cento…»

E disse la donna a quell’uomo:
«Ho visto,
di labbra, di cuore, di testa:
amore, paura, piegata
su te, sul tuo labbro, sul cuore, e la testa.
E quanto io adesso ti dico
in sussurri nel buio l’ho preso da te…
E so
già:
che la terra
‒ come madre dal volto di sole ‒
ha nutrito il suo ultimo figlio più bello con te…
Che fare però?
Sono attorti i miei lunghi capelli
alle dita di un uomo che sta per morire
non posso salvarmi
la testa!

Tu
devi marciare
e fissare negli occhi
il tuo bimbo in arrivo…

Tu
devi marciare,
e lasciarmi…»

E tacque la donna.

UN ABBRACCIO

Un libro caduto per terra…
Finestra che chiude le imposte…

IL DISTACCO…

Nâzim Hikmet

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