La truffa del debito pubblico

per Gabriella
Autore originale del testo: Paolo Ferrero
Fonte: derive approdi.org
Url fonte: http://www.deriveapprodi.org/2014/09/la-truffa-del-debito-pubblico/

LA TRUFFA DEL DEBITO PUBBLICO – DI PAOLO FERRERO – ed. DERIVEAPPRODI

Il libro spiega in modo semplice e chiaro come il debito pubblico italiano non abbia nulla a che vedere con la spesa pubblica, e men che meno con la spesa sociale. Come il debito pubblico italiano sia gonfiato artificialmente a causa degli interessi da usura volutamente pagati dallo Stato agli speculatori. Il debito pubblico, infatti, è aumentato repentinamente a partire dal 1991, quando il ministro del Tesoro Andreatta decise, con l’allora governatore della Banca d’Italia Ciampi, di rendere autonoma la Banca d’Italia, obbligando così lo Stato a finanziare il proprio debito pubblico attraverso i mercati finanziari.

A partire da quella data gli interessi pagati dallo Stato sono schizzati alle stelle e con essi il debito, che dal 60% è passato al 120% in pochi anni. L’esplosione del debito pubblico è diventata l’argomento per giustificare politiche di tagli e rigore. Così, dal 1992 la spesa pubblica è stata continuamente tagliata producendo un risultato straordinario: da quell’anno lo Stato registra un avanzo primario, cioè la spesa è regolarmente minore delle entrate, fatte salve le spese per interessi. In questo modo lo Stato è diventato in questi trent’anni una gigantesca idrovora che prende i soldi dalle tasche dei cittadini e li sposta nelle tasche degli speculatori e della rendita finanziaria. Il tutto è giustificato da un enorme debito pubblico che nulla ha che vedere con la spesa, perché è tutto integralmente dovuto agli interessi da usura che lo Stato paga agli speculatori. Il libro chiarisce i termini di questa gigantesca truffa e avanza proposte su come uscirne.

Un assaggio dal libro

Il libro che avete in mano prova a dimostrare una cosa molto semplice e cioè che la storia che ci raccontano tutti i giorni sul debito pubblico, così come sulle ricette per ridurlo, è falsa. Non un po’ falsa: è proprio una bugia, il contrario del vero, una pura e semplice menzogna. Si dimostra come il Debito pubblico non sia il frutto di un eccesso di spesa pubblica, bensì il risultato della scelta di regalare i soldi delle nostre tasse agli speculatori finanziari. Non solo, nel libro si evidenzia come la spesa sociale dello Stato italiano sia troppo bassa e che proprio le politiche di austerità siano la causa principale della drammatica crisi che sta vivendo il paese.

La tesi di fondo del libro è quindi che non solo sono sbagliate e criminali le politiche governative ed europee, ma che è falso il presupposto su cui si basa larga parte dello scontro politico tra governo e opposizione parlamentare. Ci troviamo davanti a una discussione politica accesissima in cui volano i vaffanculo, che però sovente riguarda aspetti secondari e non il centro del problema. Una grande operazione di depistaggio di massa in cui, per dirla alla Totò, si litiga sui milioni e non si parla dei miliardi. Sembra di essere davanti a una gigantesca bozza di lettura per la redazione di Coffee Break – La7: rappresentazione teatrale dove i principali partiti di governo e opposizione occupano tutta la scena impedendo ai cittadini di vedere e di discutere i problemi reali. Nel libro si propone anche una strada per uscire dalla crisi. Una strada molto diversa da quella indicata dai partiti che governano l’Italia e l’Europa – Pd, Pdl, centristi vari – ma diversa anche da chi – come la Lega nord – si presenta ed è presentato dai mass media come l’alternativa e invece è solo l’altra faccia della medaglia di questa crisi.

Paolo Ferrero

Paolo Ferrero è nato a Pomaretto (To) nel 1960. Operaio e poi cassaintegrato Fiat, valdese, obiettore di coscienza, è stato segretario nazionale della Federazione Giovanile Evangelica Valdese. Ha ricoperto ruoli di direzione politica in Cgil e Democrazia proletaria. È stato Ministro della solidarietà sociale del secondo governo Prodi e oggi è segretario nazionale del Partito della rifondazione comunista.

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