Le #Sardine. L’anello che non tiene

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

Le Sardine ci sono. E con loro un briciolo di speranza in più. Sono smentiti i pessimismi cosmici, per i quali tutto sarebbe morto e lacerato da tempo, sicché dal diluvio universale si sarebbero salvati in pochi. Le persone, alla fine, percepiscono i problemi con una acutezza sorprendente, che è sbagliato sottovalutare o pensare ormai del tutto sommersa dalla compravendita di mercato. D’altronde, per rinnovare un mondo che ci piace sempre meno, gravato da ingiustizie e disuguaglianze insopportabili, da qualcuno o qualcosa bisognerà pur ripartire. E magari questo qualcosa ci sta persino un passo avanti.

Beh, le sardine sono un pezzo di questo puzzle complicato, per la capacità che hanno dimostrato di essere contro la ‘destra’ e assieme ‘accanto’, ‘dentro’ la sinistra. Per di più rifiutandosi, almeno sinora, di ‘esser parte’, di tramutarsi in #partito. Le sardine sono un pezzo di società che indica percorsi e richiede alla politica, ai partiti, alle istituzioni, agli intellettuali, idee chiare, iniziativa, partecipazione organizzata, contenuti capaci di aggredire i nodi più drammatici della vita quotidiana delle persone. Una cosa così semplice che, in tempi di dirette fb, fake news, falsi profili, rozzezza, volgarità smisurata, anti-intellettualismo, #antipolitica e di sovranismi come se piovesse, sembra del tutto fuori portata.

In pochi mesi hanno dimostrato che l’annuncio di crisi epocali, di stati apocalittici, di sconfitte finali, di terra bruciata e riarsa sono assolutizzazioni controproducenti. Finiscono per attorcigliarsi e imbalsamarsi in una richiesta radicale di ‘nuovo’ che, alla fin fine, sa di vecchio o, peggio, di nulla. Senza andare alla ricerca attuale dell’altro, del differente, della diversità, dell’ “anello che non tiene” tutto si riduce a vivere in un reliquiario stretto da un muro sempre più alto. La vera nemica è la pece, che si distende sulla realtà e ce la mostra uniforme come vorrebbe la #Tecnica, peraltro, che alliscia ogni ruvidezza, in modo da toglierci appigli per la lotta e per la risalita.

La #speranza appunto. Il fiore più delicato, il fiore più leggero. Delicato e leggero, eppure così forte da essere sorretto e impugnato da centinaia di migliaia di persone a cui noi spiegavamo che tutto era finito da decenni, mentre in realtà il fuoco sotto la cenere non cessava mai di bruciare, per poi divampare in un momento che nessuno più se lo aspettava. Finiranno le sardine, come finisce tutto ciò che è storico o umano. Ma intanto hanno suonato la sveglia, hanno dato un segnale che è più di un segnale. Gli alibi stanno cessando, uno a uno. Per questo la pece va distolta. La ruvidezza riconquistata. Lo sguardo reso più acuto. E le differenze, colte nella loro fattualità e nelle opportunità che, per prime, ci offrono.

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