di Laura Lauri – 6 marzo 2018
Una sconfitta pesante, inutile girarci intorno.
Non siamo stati in grado di intercettare l’elettorato di sinistra tradito e colpito duramente dalla globalizzazione sfrenata e dalle politiche neo liberiste imposte in primis dai Trattati Europei.
Troppo timido il nostro programma sulla necessità di un radicale cambiamento in Europa e in Italia e al Paese arrabbiato non resta che affidarsi a chi di questi temi ha fatto il proprio cavallo di battaglia.
Questo risultato ci conferma che se la sinistra lascia la fondamentale battaglia per un superamento di questo impianto dell’Eurozona a destre e populisti, perde.
E perde in maniera fragorosa sia la sinistra storica che la sinistra critica, nessuno mi pare si possa considerare assolto.
Penso che si debba aprire un dibattito serio, approfondito, che coinvolga tutti i nostri militanti e simpatizzanti su questo snodo fondamentale, per evitare di commettere gli stessi errori e per ricostruire sulle macerie.
L’Europeismo acritico di cui anche noi ci siamo fatti portatori è quanto di più distante dal sentimento dell’elettorato.
Vogliamo continuare a far finta di niente e a invocare l’eldorado degli Stati Uniti d’Europa?
O vogliamo cominciare a dire che tornare agli Stati nazionali (come dice la Lega) non è certo una soluzione ma non lo è neanche l’ulteriore integrazione proposta da M&M?
Qui stanno i veri motivi della sconfitta di tutti. Se non affrontiamo questi nodi continueremo a regalare voti alle destre!