di Luigi Altea – 5 giugno 2016
A Fabrizio Rondolino, queste due giornate di silenzio elettorale, devono essere sembrate lunghissime, interminabili.
Ogni pazzo ha la sua ossessione, dice un proverbio. E anche Rondolino ha avuto sempre la sua. Un’autentica idea fissa. Fissa fino a quando non l’ha cambiata per un’altra.
Prima è stato pazzo per D’Alema, per l’Unità e per Palazzo Chigi.
Poi è diventato pazzo per Berlusconi, per il Giornale e per Mediaset.
Ora il suo cuore batte solo per Matteo Renzi.
La sua attuale ossessione è di sostenere, ovunque e in ogni caso, che Renzi ha sempre ragione.
Sia sull’Unità (quella apocrifa), sia su tutti i canali TV lo abbiamo visto, e fra poche ore lo rivedremo, accalorarsi non per sostenere il suo punto di vista, ma per difendere le ragioni o del Presidente del Coniglio o del Segretario del PD…
Se qualcuno osa contraddirlo è prontissimo a riversargli addosso un torrente fangoso d’insolenze.
Se solo avesse un po’ di grazia, un minimo di garbo e la leggerezza dell’ironia, sarebbe la Cicciolina della propaganda renziana.
Invece è scortese e rozzo. E a differenza di Cicciolina, che padroneggiava la sua materia con sicura competenza, Rondolino si rivela spesso un ciarlatano verboso, capace di parlare dell’universo mondo, senza avere conoscenza specifica di nulla.
Nessuno è colpevole del suo aspetto fisico, ma ognuno è responsabile dell’ostentazione che fa del proprio corpo: Rondolino ama apparire ed esibire il suo.
Per sua fortuna è nato uomo, altrimenti sarebbe nato bue.
E’ massiccio, ingombrante, le braccia corte, le gambe pesanti, le mani tozze, la testa incassata direttamente nelle spalle, gli occhi rotondi e lenti…
Sia quando parla, sia quando raramente ascolta, la sua bocca si muove solo in orizzontale e sembra che rumini…sollecitando la bava.
Non credo che abbia ambizioni particolari, né che abbia appetiti volgari…
Penso, invece, che sia solo smanioso di prostrarsi, senza attendersi ricompense, oltre a un po’ di pastura e a qualche boccata fieno.
Quando nelle prossime ore, e nei prossimi giorni, lo rivedremo sostenere che dappertutto ha vinto Matteo Renzi, avremo nuovamente l’impressione che quella che fu la sinistra si è messa decisamente in retromarcia.
Ad Ottobre un muro la fermerà.