Luciano Canfora sulla querela della Presidente Meloni: “Mi è andata bene, nel 1943 a mio padre i fascisti spararono addosso” (Video)
“Potrei dire che mi è andata bene, nel 1943 a mio padre i fascisti spararono addosso”. Così Luciano Canfora a ‘In altre Parole’ su La7 in merito alla querela della Presidente Meloni. “Si può dissentire da qualunque valutazione”, ha proseguito Canfora, “e ognuno, tanto più i politici, multano i comportamenti anche in base ad un calcolo di utilità.
L’ironia sapiente di Luciano Canfora, eppure è vero e a mio padre andò pure peggio, si fece per responsabilità del regime fascista anni di guerra e poi di prigionia in Marocco e peggio ancora andò agli alpini che Benito Mussolini mandò a morire male equipaggiati in Russia con il cinismo e la consapevolezza del duce che disse che con un ‘pugno di morti’ si sarebbe seduto al tavolo dei vincitori e che costò la vita a oltre 100mila soldati italiani;
L’intervento di canfora è impeccabile a parte il giudizio positivo errato sulla corte dei Conti che è una eredità scellerata della legge Bassanini (governo Prodi) che elimino i Co.Re,Co che facevano con rapidità il controllo sugli enti pubblici e sostituito con un controllo sui bilanci a posteriori della Corte dei Conti che con una dovizia burocratica inutile e odiosa si rivolge soprattutto ai piccoli comuni che non hanno la possibilità (per mancanza di personale qualificato) di difendersi e che non hanno nessuna responsabilità sull’immane debito pubblico mentre trascura regioni e Ministeri che sono i veri responsabili del disastro italiano. (gf)