Fonte: facebook
di Gianpiero Cassina – 18 marzo 2014
Ma di quali false pensioni di invalidità parla Poletti?
La solita reiterata banalità!
Il costo dei controlli INPS è stato superiore a quanto introitato dalle “fase invalidità”, che quasi sempre (se escludiamo i ciechi, che comunque sono ipovedenti gravi per cui non esistono tests per obiettivare la cecità assoluta) son il risultato di valutazioni INPS con criteri restrittivi “ conta legem” per cuil’Istituto po soccombe in giudizio (ne so qualcosa come consulente medico INCA)
Il ministro dimostra di non conoscere l’argomento o di voler gettare fumo negli occhi preparando un provvedimento che mira ha restringere i criteri di disabilità per il riconoscimento del diritto all’assegno di accompagnamento (ci aveva già provato Tremonti fra l’altro rivedendo il criterio di “necessità di assistenza continua” nel senso di assistenza continua nella giornata in vece necessità di assistenza quotidiana).
Se non ci sono soldi per una previdenza in vero molto costosa si preveda una soglia redittuale e patrimoniale minima per averne diritto invece di irrigidire i criteri, così colpendo i bisogni.