No-vax non si fidano degli organi di controllo internazionali ma si fidano di Peppe85 che vende il green pass sul canale Telegram “Greenpass per tutti”

per mafalda conti

Non si fidano degli organi e delle agenzie di controllo internazionali ma si fidano di Peppe85 che vende il green pass sul canale Telegram “Greenpass per tutti” che ti chiede fotocopia della carta di identità, numero di carta di credito e indirizzo di residenza. L’involuzione è già iniziata.

Nell’ambito di una complessa attività d’indagine effettuata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, di concerto con i Compartimenti di Milano e Bari, con il coordinamento delle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Roma, Milano e dei minorenni di Bari, sono stati identificati, perquisiti e indagati 4 soggetti, tra i quali 2 minori, gestori di diversi canali Telegram specializzati nell’offerta illegale di certificati Green Pass Covid-19 falsi, per i reati di truffa e falso.

Le indagini sono scaturite da un capillare monitoraggio della rete internet, attraverso il quale, gli specialisti della Polizia Postale, tramite complesse analisi tecniche e finanziarie della block chain, la tecnologia alla base delle criptovalute, sono riusciti ad individuare i canali di vendita e ad identificarne gli amministratori.

Erano migliaia gli utenti iscritti ai canali su note piattaforme di comunicazione dove veniva proposta, con garanzia assoluta di anonimato, la vendita dei green pass falsi, da pagare in criptovaluta o buoni acquisto di piattaforme per lo shopping on-line, ad un prezzo compreso tra i 150 ed i 500 euro.

Sono in totale trentadue i canali Telegram sequestrati dagli agenti della Polizia Postale nel corso dell’indagine in esecuzione del decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma su richiesta della Procura Capitolina, consentendo, così, l’interruzione dell’attività delittuosa.

L’attività investigativa, tutt’ora in corso, è rivolta all’identificazione degli amministratori di ulteriori canali individuati oltreché degli acquirenti.

Si ricorda che qualsiasi certificato Green Pass originale non può essere falsificato o manomesso poiché ogni certificazione viene prodotta digitalmente con una chiave privata del Ministero della Salute che ne assicura l’autenticità.

Ad ogni controllo con la preposta App ufficiale VerificaC19, viene interrogata la banca dati ministeriale contenente l’elenco ufficiale della popolazione vaccinata.

E, di conseguenza, un QR-CODE generato con una certificazione non autentica, non supererebbe la procedura di verifica.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.