Occorre avere un debole, per i deboli

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea 11 febbraio 2015

E’ molto più facile che i ricchi, carichi di milioni, passino indisturbati attraverso la frontiera della Svizzera, che i profughi attraversino incolumi un breve braccio di mare…

Male che vada, i nomi dei ricchi finiranno nella lista Falciani, i poveri nell’infinito elenco dei morti senza nome…

Per gli evasori già si preparano dei condoni mascherati, per i poveri delle norme più efficaci, affinché possano morire direttamente “a casa loro”…

Le immagini che giungono da Lampedusa s’incrociano con le foto dei gran paperoni, e riaccendono il desiderio prepotente di un mondo fatto di giustizia, di un tutt’altro modo di essere uomini…

Di fronte alla sconfinata ingiustizia del mondo, che condanna miliardi di persone alla privazione, alla sofferenza e alla morte, continuiamo a porci delle domande, a cercare qualcosa di nuovo, che faccia argine al pianto e moltiplichi il coraggio…

Ma non ci sono molte risposte al dolore innocente.

Perché il mondo sia più giusto, occorrerebbe avere un debole, per i deboli…

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