Parlando e sparlando del Senato si dimentica il Paese

per Gian Franco Ferraris

Di Giandiego Marigo 25 luglio 2014

È una cortina fumogena, certo ed ovviamente importante, perché riguarda la democrazia e la partecipazione , nonché la rappresentanza, ma resta, per la sua assoluta e parossistica centralità una distrazione. Uno specchietto per le solite stolte allodole.

Non è , infatti avulsa da un contesto e se è vero che in essa si manifesta la qualità golpista dell’intenzione, lo è altrettanto che essa non è la più importante ed ancor meno la più vergognosa o la più incisiva e deviante.

Il parlamento italiano è da tempo esautorato dal suo “presunto” potere, molte delle sue sovranità sono passate all’Europa ed ancora di più ne passeranno a breve.

Il Colpo di Stato è già avvenuto ed ora siamo in fase di assestamento.

Questo, che i giochi son fatti, lo sanno tutti da Fratelli d’Italia ad M5S … passando per la Lega e SeL.

Quello che sta avvenendo è un adeguamento ad una realtà che è stata imposta ed ormai e solo da consolidare. Centrare la contraddizione e la lotta sulla Carcassa del Mostro piuttosto che sulla sua natura, disquisire delle virgole di fronte al fatto che tutta la struttura elettoralistica e di rappresentanza e resa ridicola ed impotente e totalmente ininfluente da una struttura del potere che ormai da tempo si muove al di fuori di qualsiasi convenzione democratica.

Per non parlare del fatto che a livello Europeo questo diviene regola del gioco, nella sua istituzione più importante di potere reale “la commissione”. Ed omettendo anche che importantissimi trattati bilaterali, quelli sì fondamentali per il futuro democratico dell’intero continente vengono firmati ed implementati nel più assoluto riserbo ed avvolti dalla totale segretezza … alla faccia di qualsivoglia principio partecipativo o pseudo-democraticistico.

Non è problema di oggi infatti, questo avviene almeno da un ventennio e “centrare l’attenzione sul particolare”, come stanno facendo Il Clan del Fatto Quotidiano l’area di M5S, senza discutere mai il sistema che lo genera, senza affrontare mai la struttura del potere che gli da “vita” è, come dicevo all’inizio una cortina fumogena … è e rimane soltanto un mimurtto al quale tutti aderiscono, fatto di insulti e contro-insulti, che in realtà lascia le mani libere al potere che sta ri-progettando la realtà in un medio evo tecnologico.

“ La modificazione strutturale dell’ordinamento sociale è sempre conseguenza di una filosofia e di una immagine futuristica che la sorregge” ed anche in questo caso dietro a tutto ciò esiste un progetto, una immagine di mondo, una filosofia di cui , stranamente non parla nessuno, che fa dell’efficientismo e della lotta alla corruzione una maschera per “assumere il completo controllo”. 

La tendenza di molti “intellettuali” più o meno di sistema a minimizzare a ridurre le “mostruosità” a semplici incompetenze ed a descrivere il potere e chi lo rappresenta come uno stupido incapace fa, oggettivamente, il gioco del potere medesimo

Farneticazioni da “complottista”?,

Può essere, ma la realtà dei fatti ci pone, quotidianamente, di fronte a questa oggettività ed il progetto che investe il senato italiano è una piccola parte di questo “quadro generale” che passa dalla distruzione del Welfare, dalla marginalizzazione del Sud Europa e dell’area Mediterranea, la sua de-industrializzazione forzata, laddove necessiti la sua de-popolazione.

Passa attraverso la perdita graduale di quelli che loro definiscono pesi e gravami … gli inoccupati, gli ultimi, i deboli e gli anziani.

Passa attraverso la riduzione dell’area occupazionale e l’aumento esponenziale dei “non garantiti”.

Passa attraverso l’aggiramento dei “diritti fondamentali dell’uomo”.

La modificazione del dettato costituzionale italiano è conseguenza e non un effetto principale. Questa costituzione “nata dalla resistenza” (una delle migliori d’Europa dal punto di vista puramente redazionale) per altro mai attuata nel suo pieno “dettato”, non piace laddove conta, contiene troppi diritti e pochi doveri.

È perfettamente normale che l’elite tenti ci modificarla, potrebbe costituire un pericoloso precedente.

Continuare , però, ad individuare gli scherani ed i camerieri come “il nemico” è ampiamente perdente dal punto di vista strategico e dell’analisi. Significa, anche, laddove fatto con metodica precisione, deviare l’attenzione dal vero “nemico”.

Significa, fra l’altro, accettare lo scontro proprio laddove al principino rottamatore-esecutore-fallimentare fiorentino conviene avvenga.

Significa farsi imporre contesto, territorio e contenuti rimanendo, come sempre sulla difensiva, costretti a “parare il colpo” su concetti, fondamentalmente liberali, perdendo di vista qualsiasi visione alternativa, impossibilitati, come sempre a proporre una visione altra e socialista.

Finisco questo post, che probabilmente, susciterà più di una perplessità, ammesso che io sia letto ed ascoltato, cosa di cui, permettetemi di dubitare, mentre dilaniano il paese, mentre la nostra comunità affonda e si impoverisce in modo irreversibile … noi ci occupiamo della forma ed ancora una volta non proponiamo un’ alternativa, ma la conservazione di quel che c’è. Abbiamo già perso!

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