di Fausto Anderlini – 6 ottobre 2017
Tiro le somme notturne dopo il viaggio nell’esarcato, sotto una luna bellissima che viene dal mare a omaggiare Teodorico.
Serata bizantina e surreale, in una grande cornice partecipativa. Per un Bersani sotto tono, malgrado la metafora dell’andare ‘a letto a prendere freddo’, un Errani appassionato come mai che si butta nel progetto e si candida a esercitare un ruolo di peso. Stimolato da De Angelis, incalza Pisapia sull’urgenza del progetto costituente e difende il buon nome di D’Alema.
Di contro un Pisapia sfuggente che mena il can per l’aia con le sue consuete divagazioni politiciste e i suoi esangui metodologismi in un italiano impacciato. Si dichiara poligamo, glissa sulle date, prende distanza, in attesa che il progettualismo delle sue ‘officine’ produca chissà quali miracoli. Evoca più vasti mondi plurali da coinvolgere e salvaguardare (quali non è dato sapere), mondi che lui ha incontrato nei suoi giri trionfali per il paese. E’ evidente che per lui il popolo di Articolo Uno è un ristretto gruppo negletto. Alla fine si spazientisce pure e restituisce con scherno la leadership ad Errani di cui ha subito la fisicità per tutta la serata.
La situazione sta diventando quasi comica. Si continua a proclamare leader un uomo che non è tagliato antropologicamente per il ruolo, e che non tanto è psicologicamente ‘riluttante’, ma piuttosto politicamente ‘reticente’ al progetto. Neppure adeguato come mero portavoce. Gravato di retropensieri che lasciano presagire altri tipi di progetto convenuti in ambienti ristretti. Del resto solo ieri con quelle deliranti affermazioni su D’Alema ha cancellato ogni plusvalore mediatico che poteva essere acquisito con lo strappo in sede di Def. Una mossa distruttiva assunta scientificamente, a meno non sia uno scemo.
Il risultato è che la gente resta sconcertata per il procrastinarsi sine die della pantomima. Nella sala ho catturato segni evidenti di demotivazione. Tra l’altro era una sala emblematica, ricolma non solo di militanti di Mdp ma anche di normale elettorato locale incuriosito da Errani. Se una parte dei militanti si demotiva la comune popolazione elettorale resta sconcertata.
Portiamo in giro Pisapia per altre due o tre iniziative e si sfascia tutto. Buona notte a tutti.
2 commenti
E’ chiaro ormai che Pisapia pensa a un altro “progetto” con i sindaci “arancione”, qualche ex-DC d’antan e magari con l’avallo di Prodi, Letta e magari la Bonino. Una “costola” del PD renziano! Così, pensano, riduciamo la sinistra-sinistra a pura testimonianza e completiamo l’opera di Berlusconi e Renzi. Eppure ci avevo creduto nel Sindaco “galantuomo” ex Rifondazione (come me negli anni 90)
…..e pensare che l’ex compagno MASSIMO D’ALEMA per puntellare il proprio goveno imbarcò pure il CAMERATA ROMANO MISSERVILLE (fascista di Ceccano-FR) – Sottosegretario alla Difesa.