Preghiera di un siciliano

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Davide Di Bernardo
Fonte: Politica prima.it
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2015/05/preghiera-di-un-siciliano.html?fb_action_ids=10205675840207088&fb_action_types=og.likes

di Davide Di Bernardo – 23 maggio 2015

Padre buono è da un po’ che ho deciso di scriverti. E’ da un po’ che vorrei parlarti dei miei problemi, della mia condizione.

E, non per sconfortarti, la cosa non grava solo sulle mie spalle, ma anche su quelle di altri 4.994.436 persone. Padre buono io sono siciliano. Ed è dura andare avanti qui, sapendo di poter fare tanto, forse più di chiunque altro al mondo, ma sentendosi sempre schiacciato da quell’epidemia virale che ci attanaglia da più di un secolo.

Eppure di cose belle ce ne hai date: poter guardare nella stessa prospettiva e vedere un vulcano millenario ed un mare meraviglioso non è roba da poco; per non parlare degli ori che hai conservato per noi nel sottosuolo; o ancora di questa terra tanto buona e feconda da far crescere frutti unici e inimitabili.

Eppure qui, la bestia siciliana ha fatto crescere altro, ha prodotto la mafia. Tu, Padre buono, che tutto vedi e tutto senti, sai cos’è.

Sai che quest’animale come una serpe s’insidia tra le persone oneste e non, sai che riesce a trasformarsi diventando oggi uomo di legge e poi sacerdote o assassino, sai bene quello che si prova ad essere impotente. Anche tu, fattoti figlio, ne hai vissuto uno squarcio, ne hai visto una scintilla.

Fino ad ieri mi son svenato nel cercare di spiegare cos’era questa epidemia virale tanto forte e tanto tossica, ma nulla sembrava entrare nelle teste di chi la vede e continua a vederla come un mero fatto storico, lontano dai propri occhi e simile ai personaggi de Il Padrino.

Fino a ieri solo chi ne aveva vissuto da protagonista la trama, anche in piccolo, sapeva capirne la potenza e la gravità.

Poi ieri è accaduto uno di quegli eventi inaspettati e unici. Sono andato al cinema! ed ho visto un film che spero apra, per quanto possibile, le menti dei siciliani e di quelli che lo vedranno in quel tratto di terra dalle Alpi allo Stretto.

pif-mafia-uccide-solo-d-estate-torino-film-festivalIeri sera ho visto “La mafia uccide solo d’estate” ed ho sentito quel nodo alla gola che provi solamente quando il dramma entra nella tua intimità e così, tra gli eroi nobili e meno nobili della storia siciliana degli ultimi decenni, capì che forse è possibile far capire il vero volto della mafia.

Padre buono, ti prego, da siciliano e da uomo, fa che ci si desti da questo sonno e che si inizi a non accettare più il meschino gioco del clientelismo o del chiedere venia per avere quanto dovuto. Aiutaci ad alzare il capo verso il mondo e non ad abbassarlo al passaggio di quelli che si credono “potenti”.

Fa che non restino scintille, ma che si propaghino incendi che brucino via anni di dolori e malefatte da parte della bestia che si trasforma in mala politica e che con essa cammina a braccetto per continuare a dare briciole di pesce a noi siciliani e mai insegnarci a pescare.

Padre buono che sei nei cieli, vieni in Sicilia e liberaci da noi stessi, perché è qui che si nasconde la mafia.

Davide-Di-BernardoDavide Di Bernardo
23 Maggio 2015



Di Bernardo e PIFP.S.
Pubblichiamo questa bellissima lettera, scritta qualche tempo a fa, a PIF, il regista/attore del film “La mafia uccide sempre d’estate” in onda oggi su RaiUno in occasione del 23° anniversario della strage di Capaci dove persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Davide Di Bernardo lo fece dopo avere incontrato l’artista a Taormina e dopo avere visto il film. La lettera è già stata pubblicata in prima pagina su “La Sicilia” di Catania e adesso l’ha proposta a PoliticaPrima. La pubblichiamo ben volentieri.
Grazie Davide.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.