di Alfredo Morganti – 20 novembre 2015
L’avversario di Renzi al prossimo congresso del PD, l’uomo che dovrebbe rappresentare la sinistra, è d’accordissimo con Renzi. La rottamazione? “Ha avuto un significato positivo di rottura” dice Enrico Rossi alla Stampa, il Presidente della Regione Toscana. Perché il premier, il partito, non lo voleva mica distruggere. Noooo. Anzi “l’ha riunito tante volte” e sono stati gli altri che hanno fatto invece i cattivi. Quest’anno Rossi ci informa che andrà anche alla Leopolda, perché “rappresenta la corrente maggiore del mio partito, dove parlerà il mio segretario”, spiega. Non sentite una particolare enfasi su quei due “mio”? È la stessa enfasi che ho notato su chi era schierato un tempo con Bersani o Cuperlo e poi, dopo il salto della cavallina, oggi si schermisce dicendo che il PD è comunque il “mio” partito e Renzi il “mio” segretario. Come se fossimo ai tempi dei grandi partiti di massa. E Renzi fosse Berlinguer o Moro. La notizia è che Rossi farà persino una sua ‘Leopolda’, anzi un’ “assemblea”, dice pudico. Lo dice così, tanto per farci capire quanto sia lontano dal modello renzista!
Tantissimo, come no. Ed è d’accordo pure con la proposta dei “mille banchetti” a dicembre! I ‘mille banchetti’! Io vi dico la verità, quando sento la formula “100 qualcosa” o “1000 qualcos’altro” tolgo la sicura alla pistola (cit.). E se non bastasse, Rossi dichiara anche di non essere antirenziano, al contrario di chi invece fa “un’opposizione sterile”. Mentre c’era “chi si stracciava le vesti”, lui ha “fatto il passo avanti di metabolizzare Renzi”! Che gran merito di cui vantarsi. Metabolizzare Renzi è come dire: mi sono adeguato, ho ingoiato quel che c’era da ingoiare, mò mi faccio una bella Leopolda anch’io e sono pronto a concorrere alla segreteria del PD. La sua non è un’opposizione sterile, no. Non è nemmeno opposizione, a pensarci bene. È una cosa così. È “rottamazione” più “radicamento”, come spiega Rossi stesso. Un “rottamamento”, insomma. O una “radicazione”, fate voi. Il risultato non cambia.