Fonte: il simplicissimus
La situazione disperante nella quale siamo caduti è rappresentata in maniera plastica dalla incredibile, sguaiata, volgare reazione della peggiore politica politicante, con relativo seguito mediatico, a un post che l’onorevole cinque stelle Alessandro Di Battista ha osato pubblicare sul blog di Grillo. I minus habens in servizio permanente effettivo hanno coraggiosamente levato la loro voce, magari la stessa con cui hanno difeso l’insigne nipotità di Ruby, contro Di Battista colpevole di aver detto ciò che tutti noi sappiamo e cioè che la situazione irachena è frutto della dissennata politica Usa e occidentale la quale non ha fatto altro che creare disperazione, alimentare le posizioni estreme e quel terrorismo che poi serve a giustificare altra politica di potenza.
Si tratta di cose che possono essere lette su giornali di tutto il mondo, che può capitare di trovare persino nella Washington Post, che sono all’origine del disgusto che molti britannici provano nei confronti di Blair, cose che fino a qualche mese fa pensavano anche i neo fan del renzismo, ma che risultano scandalose ai cazzi buffi meglio pagati del mondo che siedono immeritatamente nel nostro Parlamento come badanti dei poteri atlantici ed europei, ammesso che vi sia una differenza significativa tra i due. E per manifestare il loro scandalo prendono un solo passaggio del lunghissimo post di Di Battista, nel quale viene detto: “Nell’era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. E’ triste ma è una realtà. Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto ne giustificando né approvando, lungi da me. Sto provando a capire.”
Ora quelli che gridano allo scandalo sono del tutto ignari che c’è una vasta pubblicistica europea sull’argomento: la tela di cazzatine, concettini, frase fatte e ordini di scuderia sulla quale vivono è per loro l’infinito, come lo è la foglia di gelso per il bruco della seta. Ma anche se il tema delle nuove tecnologie e metotodologie di guerra, del loro influsso sui conflitti diseguali non fosse un argomento di discussione tra i più attuali nel mondo, non si vede cosa ci sarebbe di strano nelle parole del parlamentare grillino, visto che da un quindicennio spendiamo cifre enormi e paghiamo un tributo di sangue per una guerra al terrorismo considerato Però come un feticcio intoccabile e non una realtà che meriterebbe di essere esplorata. Ma per questa gentina,per questi ometti e donnette non c’è niente di peggio, non c’è delitto politico e umano più grave che tentare di capire. Il sottrarsi all’esercizio di comprendere è il paraocchi grazie al quale possono fare in automatico ciò che fanno.
E poi non vedono l’ora di mandare armi ai Curdi, prima che l’Isis arrivi a consolidare il califfato che senza le mene americane in Siria non sarebbe mai nato e evitano di parlare della conferenza di pace proposta da Di Battista: la scusa umanitaria sono gli Yazidi che “sarebbero” in via di essere sterminati, che “avrebbero” subito 700 morti secondo quanto ” “affermerebbe” un’agenzia siriana di stretta osservanza americana. Vista la straordinaria faccia tosta del potere occidentale nel dire bugie e nel crearle, il solo uso di condizionali la dice lunga sulla consistenza di queste notizie. Ma ad ogni modo è fin troppo evidente che il dramma yazida non è che una delle disgraziate vicende seguite alla frammentazione dell’Irak. Ed è davvero strano che poi tanto accorato desiderio di soccorso non si eserciti sui palestinesi della striscia di Gaza che hanno già avuto 2000 morti, purtroppo accertati.
Ma in questo caso i Palestinesi sono i cattivi, mentre nell’altro gli Yazidi, vera pepita per la Casa Bianca, sono i buoni da salvare e così -immagini della Cnn – arriva in elicottero il prode corrispondente col ciuffo biondo della stessa centrale informativa a portare cioccolata e consolazione ai bambini, proprio come nei filmati al tempo della guerra del Vietnam. Con gente che nel pieno deserto non si sa se scappa, viene a prendere i pacchi di cibo o effettua la trasumanza e che talvolta espone striscioni chiaramente stampati da qualche tipografia del deserto. Ed è quest’orrida farsa che piace tanto ai responsabili rappresentanti del nostro Parlamento, non che si parli o si discuta o si esprimano idee perché esse stesse sono ormai di per sé scandalose, la condizione inumana della libertà che essi si apprestano a far scomparire. Per spirito umanitario, s’intende.