Scissione, parola dolcissima…

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea,  31 gennaio 2017

Sentire parlare di scissione nel PD, e dal PD, mi riempie il cuore di gioia…

Pare che siamo ad un passo da quest’evento, tanto atteso da una cospicua parte del popolo di sinistra.

E allora che si faccia quest’ultimo passo!

Non credo che separarsi da Matteo Renzi e da Maria Elena Boschi richieda maggiori buone ragioni, di quante ne ebbero coloro che si separarono da Filippo Turati e da Anna Kuliscioff…

La prospettiva di andare incontro alle inevitabili contumelie dei renzisti, dovrebbe incutere meno terrore di quanta ne incuteva, nel 1921, quella di diventare il principale bersaglio dei fascisti…

Separarsi è doveroso, perché quando ci si accorge d’aver sbagliato strada, bisogna ripartire da capo.

Occorre rimetterci in piedi, là dove ci eravamo seduti.

E’ urgente rialzarci dalla postura sdraiata o arresa, e ricomporci in una dignitosa posizione eretta.

Anche altrove, anche in Francia, la Sinistra per fare davvero la Sinistra, pagherà il prezzo di qualche separazione.

E’ il corrispettivo necessario per uscire dalla penosa ipocrisia dei “coniugi” che vivono insieme, ma dormono separati.

Scissione è una bellissima parola, quando significa provarci ancora, tentare un’altra volta, ripartire di nuovo…

Quando non è conseguenza di personalismi, e neppure il gesto velleitario di chi è troppo geloso di se stesso, per riuscire ad essere utile agli altri.

Ben venga, e presto, la scissione, se vuol dire che ci affidiamo davvero all’intelligenza collettiva dei “gufi”, i cui occhi hanno saputo vedere chiaro anche nell’oscurità della notte…

Ben venga, se è il tentativo generoso di metterci a disposizione, per dare alla Sinistra un’altra possibilità.

La storia della Sinistra è fatta di tanti inizi, sempre nuovi…

Oggi si parla di un lusinghiero nuovo inizio del 10%.

E’ molto incoraggiante, non solo per l’espressione numerica, ma perché essere di sinistra esige la capacità di non abbattersi nello stendere consuntivi.

La militanza nella Sinistra richiede piuttosto la tenacia di saper tracciare nuovi ambiziosi preventivi.

E risvegliare energie e speranze perché diventino concretamente realizzabili.

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