Verso un ‘Regime Change’ a Cuba

per mafalda conti
Autore originale del testo: Paul Craig Roberts
Fonte: megachip.globalist.it
Url fonte: http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=113974

di Paul Craig Roberts  27 dicembre 2014

Prima che la sinistra e il governo cubano gioiscano per la normalizzazione, considerino che con essa arrivano la moneta USA e un’ambasciata USA

paulcraigroberts.org

 

La normalizzazione delle relazioni con Cuba non è il risultato di una svolta diplomatica o di un cambiamento di sentimenti da parte di Washington. La normalizzazione è il risultato della ricerca di profitti a Cuba da parte delle corporation statunitensi, come ad esempio lo sviluppo di mercati Internet a banda larga.

Prima che la sinistra americana e il governo cubano gioiscano per la normalizzazione, dovrebbero considerare che con la normalizzazione arrivano la moneta americana e un’ambasciata americana.

La moneta americana prenderà il controllo dell’economia cubana. L’ambasciata sarà sede di agenti della CIA col compito di sovvertire il governo cubano.

 L’ambasciata fornirà una base da cui gli USA potranno installare ONG i cui membri creduloni potranno essere portati in strada a protestare al momento giusto, come a Kiev, e l’ambasciata permetterà a Washington di formare un nuovo pacchetto di leader politici.

 In breve, la normalizzazione delle relazioni vogliono dire per Cuba cambiamento di regime. Tra poco Cuba sarà un nuovo stato vassallo di Washington.

Conservatori e Repubblicani come Peggy Noonan e il Senatore Marco Rubio hanno già chiarito che Castro è “un uomo cattivo che ha trasformato un posto che era quasi un paradiso in una prigione galleggiante” e che la normalizzazione delle relazioni con Cuba non vuol dire “garantire la legittimità del regime di Castro”.

Noonan si dimentica di Guantánamo, la prigione offshore per le torture di Washington dove centinaia di persone innocenti sono state imprigionate e torturate per gran parte della loro vita dalla exceptional America.

La Rivoluzione Cubana voleva liberare i Cubani dal dominio straniero e dallo sfruttamento dei capitalisti stranieri. Qualunque sia stata la sua probabilità di successo, mezzo secolo di ostilità da parte di Washington ha molto a che vedere con i problemi economici di Cuba così come l’ideologia comunista.

L’arroganza degli Americani è estrema. Noonan è soddisfatta. La moneta americana sta per sconfiggere il lavoro di una vita di Castro. E se non ci riuscirà la moneta, ci riuscirà la CIA. L’Agenzia sta aspettando da lungo tempo di vendicarsi della Baia dei Porci e la normalizzazione delle relazioni offre questa opportunità.

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  Paul Craig Roberts, economista, è stato assistente al Tesoro per le Politiche Economiche dell’Amministrazione Reagan e associate editor del Wall Street Journal. E’ stato editorialista di Business Week, Scripps Howard News Service e Creators Syndicate. Ha ricoperto diversi incarichi di insegnamento in molte università.

Nemico giurato dei neocons, da tempo le sue critiche precise e impietose alla politica economica ed estera di Washington attirano un’attenzione internazionale.

Recentemente ha contestato con dati e ragionamenti i risultati economici sbandierati da Obama.

 Fonte: http://www.paulcraigroberts.org/2014/12/19/regime-change-cuba-paul-craig-roberts/

Traduzione per Megachip a cura di Piotr

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