Accordo Ue-Grecia: Varoufakis “rispetto per regole e democrazia”

per Gian Franco Ferraris
Fonte: Il Manifesto/rainews
Url fonte: http://ilmanifesto.info/il-testo-dellaccordo-alleurogruppo-di-ieri/

Varoufakis valuta positivamente l’intesa raggiunta all’Eurogruppo : è un primo passo, ora saremo co-autori delle nostre riforme.

L’accordo di Bruxelles è “il primo passo nella direzione giusta di un lungo viaggio”, per cui “ci sono volute tre riunioni per girare pagina”. Questa la prima valutazione dell’intesa raggiunta all’Eurogruppo da parte del ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. “Abbiamo combinato due cose di solito ritenute contraddittorie, l’ideologia e la logica, ossia la democrazia e il rispetto delle regole”. “Abbiamo rifiutato un gioco a somma zero” Varoufakis, parlando della proroga degli aiuti ad Atene, ha spiegato che “i quattro mesi saranno un lasso di tempo per ricostruire nuove relazioni con l’Europa e il Fondo Monetario”. Il ministro ha aggiunto che la Grecia non ha usato alcuna minaccia né fatto bluff. “Abbiamo rifiutato un gioco a somma zero”, al contrario “questo accordo è nell’interesse dell’europeo medio. Ora abbiamo avuto la possibilità di cominciare a lavorare insieme ai nostri partner e alle istituzioni” da cui “abbiamo molto da imparare”. “Saremo co-autori della nostra lista di riforme” Il ministro delle Finanze greco ha anche sottolineato che “non abbiamo firmato nessun Memorandum d’intesa”. “Saremo co-autori della nostra lista di riforme – ha detto – non seguiremo più uno script datoci da agenzie esterne, bisogna avere veramente la vista corta per pensare che abbiamo firmato il vecchio accordo”.

Le concessioni ottenute secondo Atene

“A differenza del precedente governo, non ci siamo impegnati ad aumentare l’Iva, a tagliare le pensioni né ad un avanzo primario del 3% nel 2015 né nei prossimi anni”, ha dichiarato Varoufakis. Anzi, ha proseguito, “abbiamo evitato la parte delle misure recessive del precedente programma”. “Siamo riusciti a scamparci una sequenza di molti anni di surplus strutturale che non avremmo raggiunto senza distruggere le basi produttive della nostra economia”, ha aggiunto il ministro, “e l’Eurogruppo ha molto saggiamente accettato che il 2015 sarà un anno difficile”. “Noterete”, ha evidenziato, “un ottimo esempio di costruttiva ambiguità della formulazione” del testo dell’accordo su questo punto.

Il salario minimo

Per quanto riguarda un aumento del salario minimo, ha precisato Varoufakis, “questo riguarda solo il settore privato e quindi non ha nessun impatto fiscale”, e “la mia risposta ai paesi come Slovacchia e Lettonia” che hanno sottolineato che il livello del loro salario minimo è inferiore a quello greco,”è che il loro livello dei prezzi è molto più basso”.

da Rai news 20 febbraio 2015

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Ecco il testo dell’accordo all’Eurogruppo di ieri tra­dotto dall’inglese e pubblicato da Il Manifesto – 20 febbraio 2015

 

“L’Eurogruppo riba­di­sce il suo apprez­za­mento per gli sforzi di ade­gua­mento note­voli intra­presi dalla Gre­cia e del popolo greco negli ultimi anni. Nel corso delle ultime set­ti­mane, insieme con le isti­tu­zioni, ci siamo impe­gnati in un dia­logo intenso e costrut­tivo con le nuove auto­rità gre­che e oggi abbiamo rag­giunto un ter­reno comune.

L’Eurogruppo prende atto, nel qua­dro degli accordi esi­stenti, della richie­sta da parte delle auto­rità gre­che di una pro­roga del piano di assi­stenza finan­ziaria (MFFA), che è cor­re­dato da una serie di impegni.

Lo scopo della pro­roga è il com­ple­ta­mento della revi­sione, sulla base delle con­di­zioni degli accordi vigenti, uti­liz­zando al meglio la fles­si­bi­lità esi­stente, che sarà attuata d’intesa tra le auto­rità gre­che e le istituzioni.

Que­sta esten­sione potrebbe anche dare tempo alle discus­sioni su un even­tuale accordo suc­ces­sivo tra l’Eurogruppo, le isti­tu­zioni e la Grecia.

Le auto­rità gre­che pre­sen­te­ranno un primo elenco di misure di riforma, in base agli accordi vigenti, entro la fine di lunedì 23 feb­braio. Le isti­tu­zioni for­ni­ranno una prima valu­ta­zione se que­sto elenco è suf­fi­cien­te­mente com­pleto per essere un punto di par­tenza valido per una con­clu­sione posi­tiva della revisione.

Tale elenco sarà ulte­rior­mente spe­ci­fi­cato e quindi con­cor­dato con le isti­tu­zioni per la fine di aprile.

Solo l’approvazione alla con­clu­sione della revi­sione delle isti­tu­zioni con­sen­tirà una qual­siasi ero­ga­zione della tran­che in sospeso del pro­gramma EFSF cor­rente e il tra­sfe­ri­mento dei pro­fitti SMP 2014. Entrambi que­sti aspetti sono ancora sog­getti ad appro­va­zione da parte dell’Eurogruppo.

In vista della revi­sione delle isti­tu­zioni, l’Eurogruppo con­corda che i fondi finora dispo­ni­bili nel buf­fer HFSF dovreb­bero essere tenuti dall’EFSF, privo di diritti di terzi per la durata della pro­roga MFFA.

I fondi con­ti­nuano ad essere dispo­ni­bili per la durata del pro­lun­ga­mento MFFA e pos­sono essere uti­liz­zati solo per i costi di rica­pi­ta­liz­za­zione e per i costi di riso­lu­zione delle ban­che. Essi saranno rila­sciati solo su richie­sta da parte della BCE / SSM.

In que­sto qua­dro, acco­gliamo con favore l’impegno da parte delle auto­rità gre­che di lavo­rare in stretto accordo con le isti­tu­zioni e i part­ner euro­pei e inter­na­zio­nali. In que­sto con­te­sto ricor­diamo l’indipendenza della Banca cen­trale euro­pea. Abbiamo anche deciso che il FMI con­ti­nuerà a svol­gere il suo ruolo.

Le auto­rità gre­che hanno espresso il loro forte impe­gno per un pro­cesso di riforma strut­tu­rale più ampio e appro­fon­dito, volto a un dura­turo miglio­ra­mento delle pro­spet­tive di cre­scita e di occu­pa­zione, a garan­tire la sta­bi­lità e la resi­lienza del set­tore finan­zia­rio e a miglio­rare l’equità sociale.

Le auto­rità si impe­gnano ad attuare le riforme a lungo ritar­date per affron­tare la cor­ru­zione e l’evasione fiscale, e a miglio­rare l’efficienza del set­tore pub­blico. In que­sto con­te­sto, le auto­rità gre­che si impe­gnano a uti­liz­zare al meglio l’assistenza tec­nica fornita.

Le auto­rità gre­che riba­di­scono il loro impe­gno ine­qui­vo­ca­bile a ono­rare i pro­pri obbli­ghi finan­ziari  verso tutti i pro­pri cre­di­tori pie­na­mente e tempestivamente.

Le auto­rità gre­che si sono inol­tre impe­gnate a garan­tire un ade­guato avanzo pri­ma­rio o a repe­rire i finan­zia­menti neces­sari a garan­tire la soste­ni­bi­lità del debito, in linea con la dichia­ra­zione dell’Eurogruppo del novem­bre 2012.

Le isti­tu­zioni, per l’obiettivo di un avanzo pri­ma­rio 2015, ter­ranno in con­si­de­ra­zione le cir­co­stanze eco­no­mi­che del 2015.

Alla luce di que­sti impe­gni, acco­gliamo con favore che in una serie di set­tori le prio­rità poli­ti­che gre­che pos­sono con­tri­buire a un raf­for­za­mento e una migliore attua­zione degli accordi attuali.

Le auto­rità gre­che si impe­gnano ad aste­nersi da qual­siasi sman­tel­la­mento delle misure e a modi­fi­che uni­la­te­rali alle poli­ti­che e alle riforme strut­tu­rali che avreb­bero un impatto nega­tivo per gli obiet­tivi di bilan­cio, la ripresa eco­no­mica e la sta­bi­lità finan­zia­ria, come valu­tate dalle istituzioni.

Sulla base della richie­sta, gli impe­gni da parte delle auto­rità gre­che, il parere delle isti­tu­zioni e l’accordo di oggi, si lan­ce­ranno le pro­ce­dure nazio­nali al fine di pren­dere una deci­sione defi­ni­tiva sulla pro­roga dell’attuale Faci­lity Agree­ment EFSF fino a quat­tro mesi.

Invi­tiamo anche le isti­tu­zioni e le auto­rità gre­che a ripren­dere imme­dia­ta­mente il lavoro che avrebbe per­messo la posi­tiva con­clu­sione del riesame.

Rima­niamo impe­gnati a for­nire un ade­guato sup­porto alla Gre­cia fino a quando non avrà riac­qui­stato pieno accesso al mer­cato pur­ché rispetti i pro­pri impe­gni nel qua­dro concordato”.

Bru­xel­les, 20 feb­braio 2015

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1 commento

Araldo 21 Febbraio 2015 - 11:37

Certo non è una vittoria piena ma contro i comportamenti nazisti di Schauble e il becerismo ruffiano del governo Italiano e di molti altri governi europei, Tsipras e Varoufakis hanno ottenuto una mezza vittoria. La strada è ancora lunga ma intanto il capitalismo che ha creato disastri col suo rigidismo e un’economia recessiva subisce una frenata che è il preambolo di una ritirata oggi non ancora possibile anche per le difficoltà politiche interne che ha il Governo della Merkel. Questo è GOVERNARE con trattative serie e non ciarlatane come il frivolo sciocco toscano. Quest’accordo ormai non potrà che essere migliorato e dare anche a noi possibilità maggiori di crescita nonostante la banda AFFARISTA di RENZI e camerati vari.

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