Su Bassolino, sull’incapacità, sull’autoritarismo

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Lucia Del Grosso
Fonte: Lucia Del Grosso
Url fonte: http://www.luciadelgrosso.it/?p=1670

di Lucia Del Grosso – 24 novembre 2015

Commentare ancora la vicenda Bassolino è come sparare sulla Croce Rossa, ormai anche i media che suonavano il violino alla resistibile (ma non arrestata, anche per colpa dei violinisti) ascesa di Matteo Renzi hanno aperto gli occhi e ammettono che beh sì, in effetti in due anni di segreteria PD, volendo, ci sarebbe stato il tempo sufficiente per preparare qualche candidatura decente alle prossime amministrative; forse anche dare un’occhiata allo stato del partito non sarebbe stata una cattiva idea, visto che in primis non è detto che la società civile sia sempre in grado di tirare fuori sindaci dal cilindro e poi spiegatemi a che serve un partito se non è nemmeno in grado di proporre qualche amministratore.

Quindi finalmente gli organi di stampa si sono accorti che come segretario politico Renzi è una schiappa e lo scrivono. Bene, è già qualcosa.

Ma non basta, glissano su un altro aspetto che è altrettanto palese e ancora più preoccupante: il tentativo di coprire l’incapacità di esercitare egemonia con sortite autoritarie.

Il cambiare le regole quando non si sa giocare è autoritarismo. Il riscrivere le regole contra personam è autoritarismo. E tanto più le nuove regole sono ridicole tanto più è segno di dispotismo e arroganza. E meno male che si chiama Partito Democratico, se si fosse chiamato Partito si-fa-come-pare-e-piace-a-me non so cosa sarebbe capace di inventarsi.

E i violinisti di cui parlavo dovrebbero essere molto sensibili all’argomento, si dice che i media siano i baluardi della democrazia. Complimenti!

Anche perché non è una questione interna, non si tratta di Bassolino che si scorna con le altre bande del PD: il problema è che se un partito non ha nelle sue corde la democrazia non difende neanche quella del Paese. Volete una riprova?

Giorni fa il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Roberti ha detto che “dobbiamo esser pronti a cedere una parte delle nostre libertà”. Gravissimo, non vi pare? Chi ci deve difendere dalle minacce del terrorismo e della malavita organizzata, chi ha un approccio ideologico contrario ai principi e ai fondamenti di quelle istituzioni democratiche e liberali di cui è custode?

Avete udito una richiesta di dimissioni, una dichiarazione del tipo “Ma che stai a di’?”, una richiesta di chiarimenti da parte del PD, Partito Democratico, nonché principale partito di governo?

Silenzio tombale, erano occupati a cambiare le regole delle primarie per accoppare Bassolino.

Volete sapere chi ha lanciato l’allarme? Gioele Magaldi, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico.

Un Massone, seppure di una loggia che si definisce democratica.

Beh, stavolta la loggia ha dato almeno l’impressione di tenere un po’ in considerazione quell’aggettivo.

Il PD ce l’ha solo sui manifesti.

Dite che l’Italia è in buone mani?

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