Calycanthus

per Giorgio Pizzol

Attraversando questo grigio freddo
col pensiero una domenica mattina
errava la solitudine immiserita
sopra i comignoli
lapidi di sentimenti
con i loro nomi ben scritti

quanto tempo ancora
prima di poterli
piangere dentro

la macina lavora
lavora
infrange i sogni
ma i nomi no
li terremo incisi nella memoria
senza inutili ornamenti

c’è un fiore che quasi non si vede
nell’inverno
ma il suo profumo è sacro
ci riporta immancabilmente
un anno nuovo
e lì
i sogni e i nomi ci attendono insieme

* (Giorgio Pizzol Le stagioni del presente 1991 Premio letterario de Il Gazzettino 30.5.’93 XVII edizione Concorso Internazionale di Poesia “Città di Venezia” )

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