Come funziona il fascismo? Jason Stanley fornisce il contesto appropriato al significato del fascismo e al modo in cui il secondo mandato dell’amministrazione Trump potrebbe davvero significare il completamento dello stato fascista americano.
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Fin dalla prima amministrazione di Donald Trump, la parola “fascismo” ha dominato la discussione sulle politiche e le ambizioni di Trump fino alla sazietà semantica. I liberali e i progressisti usano spesso fascismo come termine generico per qualsiasi cosa rappresentino i politici di destra e i repubblicani usano ugualmente “comunismo” per indicare la politica democratica o di sinistra. Jason Stanley, autore, filosofo americano e professore di Yale, si unisce al conduttore Chris Hedges in questa puntata di The Chris Hedges Report per dare il giusto contesto a cosa significa fascismo e come il secondo mandato dell’amministrazione Trump potrebbe davvero significare il completamento dello stato fascista americano.
Un elemento chiave nella diffusione del fascismo è l’attacco a un pilastro centrale della democrazia: l’istruzione. Stanley esplora il recente assalto a parti cruciali del sistema educativo americano, tra cui la teoria critica della razza, la storia dei neri e ora la sacralità della libertà di parola. La legislazione che spinge per la soppressione di questi segmenti è prevedibile, spiega Stanley, poiché “crea una versione falsa del passato e dice agli studenti che sei il più grande paese della storia e che i tuoi leader sono le persone più grandi della storia. È esattamente ciò che Hitler nel Mein Kampf ha detto che il sistema educativo del Terzo Reich dovrebbe essere”.
Stanley illustra anche i vari modi in cui i regimi fascisti tentano di manipolare psicologicamente il pubblico per renderlo sottomesso ed eliminando qualsiasi riferimento all’autodeterminazione storica. “Un sistema educativo dovrebbe dare alle persone la sensazione di avere l’agenzia per cambiare la storia”, dice Stanley a Hedges. “E se vuoi imporre un’educazione patriottica, vuoi imporre il tipo di educazione che si adatta a un sistema autoritario, vuoi togliere l’agenzia alle persone”.
La desolazione del prossimo futuro è difficile da evitare, avverte Stanley. Paragona la deportazione e la caccia agli studenti dimostranti pro-palestinesi alla confisca dei passaporti di WEB Du Bois e Paul Robeson:
“È quello che è successo con Du Bois e Robeson. Se possono abbattere quelle persone, possono abbattere chiunque. E quindi questa è chiaramente la fase successiva. Chiaramente la fase successiva è quella di togliere i passaporti alle persone che non gli piacciono. Sai, ogni paese autoritario lo fa. L’abbiamo fatto e mi aspetto che ciò accada, sfortunatamente.”