Cari compagni, qui mancano i fondamentali…

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Gianfranco Domizi
Url fonte: https://www.facebook.com/notes/gianfranco-domizi/cari-compagni-qui-mancano-i-fondamentali-/10152692907386107

di Gianfranco Domizi

… è come voler giocare a Calcio, e non sapere di dover tirare il pallone nella rete avversaria. Cominciamo:

1) La Sinistra collabora col Capitalismo allo scopo di alleviare le condizioni di vita di operai e disoccupati, ma la sua funzione primaria è quella di apportare il massimo dei cambiamenti possibili, Rivoluzione inclusa (ma capisco che durante la Rivoluzione diventi difficoltoso vedere Fazio in tv, o mannoiarsi con Mannoia, e concitarsi con Conchita).

2) Ne deriva che la crescita economica è solamente una delle opzioni possibili … e quando serve solamente a garantire meglio chi è già garantito, ha ben poco di Sinistra, perché non crea nuove opportunità (ma capisco che gli 80 euri facciano comodo per far la spesa da Farinetti, e capisco anche che le camusse debbano far finta di esistere, per non parlare delle cisle).

3) Chi è di Sinistra è ovviamente a favore SIA degli abitanti di Tor Sapienza, SIA dei rifugiati.che-non-rompano-i-coglioni-con-la-delinquenza (succede solo in Italia, e oramai sappiamo perché), favorendo una reciproca integrazione, il che è possibile solamente stando a vivere sul posto. Corollario: chi abita a Piazza Farnese, o chi ha studiato alla Bocconi, non ha nulla da dire sull’argomento.

4) Chi è di Sinistra è a favore del movimento dei forconi, dei NO-TAV, degli abitanti delle periferie, degli immigrati (non sempre), dei poliziotti (non sempre), degli operai, dei disoccupati, dei padri separati, delle nuove compagne dei padri separati, delle donne stalkizzate, delle casalinghe disperate, dei piccoli imprenditori e degli artigiani in difficoltà, dei disperati-sfruttati con le partite IVA. Tutto il resto (tipo Statali), viene dopo (ma capisco sia difficile rinunciare ai vantaggi elettorali derivanti dal consociativismo, quando è così semplice scaricare i debiti sulle generazioni future).

5) Quando tutti quelli che ho sopra citato sembrano diventare, o diventano, destrorsi e volgari (mentre la Boldrini è tanto per bene, Renzi è tanto un bravo ragazzo, Vendola così colto, e Bersani lo zio che tutti sognano per portare i figli al parco), uno di Sinistra li considererà comunque “di Sinistra”, per oggettiva posizione di classe. Se non capite questo concetto grazie a Marx, procuratevi un sunto (tipo la poesia di Pasolini su Valle Giulia, o la lettura di “Una vita violenta”, cercando di capire).

6) Fighetti e fighette che insegnano alla gente comune come ci si debba comportare, come si debba essere di Sinistra, o cosa sia di buon gusto e cosa volgare (magari perché si sono fatti una merenda al Maxxi, diretto da quell’altra nullità della Melandri) vanno energicamente dissuasi dal continuare a farlo (lascio i metodi alla vostra fantasia).

7) Non c’è bisogno di Buzzi per capire che le cooperative, per quanto apparentemente sane, a livello basso “esternalizzano” lavori che potrebbero essere fatti da lavoratori regolarmente assunti negli Enti locali, mentre a livello alto diventano il rifugio dei trombati della politica, secondo il seguente schema: il Comune di Bologna piazza un coglione qualsiasi all’Hera, fingendo che sia un dirigente, che farà un favore alla Coop, che farà un favore alla Casa delle Donne, che farà un favore all’Unipol, che farà un favore al Comune di Bologna. La soluzione è simmetrica e complementare: “E venne il fuoco che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto, che si mangiò il topo che al mercato di Renzi e Farinetti comprò”.

8) Per entrare nello Stato, bisogna superare un concorso; per entrare in un’Impresa privata, un arcigno selezionatore (perché se assumi un cane morto, ti rimane lì tutta la vita), per entrare in un’Associazione o Coop, o per prendere un subappalto da essa, basta avere un amico dentro. Perché dovrei assumere una brillante psicologa masterizzata, se posso impiegare la figlia dell’amica mia, che si è diplomata all’alberghiero a 22 anni? Perché dovrei far fare della cartellonistica (a pagamento, of course) ad un’artista, quando lo posso far fare a qualche produttrice di croste che ricambierà il favore, disegnando un qualche cazzo ad una Festa dell’Unità? Tutto ciò potrebbe avere un senso se un magnate gestisse come-cazzo-je-pare la propria Associazione, ma qui si prendono soldi della collettività per fare favori ed occupare stabilmente gli amici, o elergendo consulenze. Pur rispettando le idee, i valori e l’operato di una parte delle persone che ci lavorano, Coop, Associazioni e Onlus varie sono posti di potenziale e strisciante malaffare a prescindere da Buzzi, e con i loro favoritismi uccidono l’economia reale. Aridatece i Padroni!

9) La città dei favoritismi per eccellenza è Roma per quanto riguarda le “punte”, ma è Bologna per quanto riguarda la “massa” e la “sistematicità”, e le conseguenze si vedono nella sua progressiva decadenza. Se togliamo gli affitti ai fuorisede (c’è gente che vive solo di questo, pertanto speculando su ricchezze passate) e le multe elevate da un numero impressionante di “sorveglianti” variamente sparsi (Vigili, Ausiliari, Agenti TPER travestiti da nullatenenti), l’economia non gira più. E se oggi ci si stufa di votare, domani magari ci si stufa di produrre, facendoci bastare il minimo. Ma con questi presupposti, la tanto decantata crescita (che ovviamente non avviene con gli 80 euri, ma attaccandosi servilmente all’economia statunitense, spese militari incluse) ve la potete scordare, e chi ci punta tutta la sua credibiltà (Renzi e Camusso sono facce apparentemente opposte della stessa incapacità di trasformare la società) ha vita breve. Vita politica, of course …

10) Chi ambisce ad essere di Sinistra deve farsi interrogare da me personalmente entro il 2015, sui seguenti temi: Grundrisse, Introduzione del ’57, Prefazione del ’59, Manoscritti giovanili (trattasi di Marx), interpretazioni di Della Volpe, Althusser, Adorno e Marcuse. Si accettano giustificazioni solo se accompagnati da Ingrao, prima dei (suoi) 100 anni, o al limite da Tronti.

Ma che scrivo a fa’? Qui mancano i fondamentali per capire …

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