“...Non credo che una pura linea difensiva come quella a cui si accenna in Europa, il fronte degli europei contro i biechi sovranisti, possa funzionare….” Massimo D’Alema – domenica 23 settembre 2018
Ansa.it – 29 settembre 2018
La Costituzione “rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia. Detta le regole della nostra convivenza e indica i criteri per i comportamenti e le decisioni importanti, come quelle da assumere in questi giorni”. Lo afferma il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con i partecipanti all’iniziativa “Viaggio in bicicletta intorno ai 70 anni della Costituzione Italiana”.
“La Costituzione italiana – la nostra Costituzione – all’articolo 97 dispone che occorre assicurare l’equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico. Questo per tutelare i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese, per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci”, aggiunge Mattarella.
“Avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale, soprattutto per i giovani e per il loro futuro”, spiega il Presidente della Repubblica.
“Stiamo tutti insieme, dentro la Costituzione, dentro il nostro Paese, come comunità. E questo lo dobbiamo sempre più ribadire. In fondo il ciclismo lo ha sempre dimostrato perché è uno sport di squadra, in cui il gioco di squadra è importante, lo è sempre stato. Ci sono le grandi personalità, i grandi protagonisti, ma c’è sempre stato intorno a loro un gioco di squadra”, “E questa presenza di squadra è ciò che il nostro Paese deve costantemente rinverdire, recuperare, applicare e ritrovare in ogni circostanza”, aggiunge Mattarella.
M5S, ok conti in ordine ma senza austerità – “Conti in ordine sì, ma senza austerità e tagli lineari che hanno già dimostrato – non solo in Italia – di essere una ricetta fallimentare. Sarà la prima manovra espansiva dopo anni di grandi sofferenze per il nostro Paese. #ManovraDelPopolo”. Lo scrive su twitter Francesco D’Uva, capogruppo M5S alla Camera.
Salvini: ‘La Carta non impedisce un cambio di rotta. Mattarella stia tranquillo. Dell’Europa me ne frego’ – “E’ una manovra che investe su coloro che soldi non ne hanno: pensionati, giovani disoccupati. Se a Bruxelles mi dicono che non lo posso fare me ne frego e lo faccio lo stesso”. Lo ha detto il ministro dell’interno Matteo Salvini.
“La Costituzione impedisce forse di cambiare la legge Fornero, di ridurre le tasse alle Partite Iva e alle imprese, di aumentare le pensioni di invalidità, di assumere migliaia di poliziotti, carabinieri e pompieri, di aiutare i giovani a trovare un lavoro? Non mi pare”. Così Matteo Salvini commenta le parole del Capo dello Stato.
“Stia tranquillo il Presidente, dopo anni di manovre economiche imposte dall’Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico (giunto ai suoi massimi storici) finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita. Con equilibrio, con orgoglio e con coraggio. Prima gli Italiani, si passa dalle parole ai fatti!”, dice ancora Salvini.
“E’ una manovra che investe su coloro che soldi non ne hanno: pensionati, giovani disoccupati. Se a Bruxelles mi dicono che non lo posso fare me ne frego e lo faccio lo stesso”, aggiunge Salvini intervenendo alla Giornata mondiale dei sordi.
-.-.-.-.
Marco Antonellis per “Dagospia” – 29 settembre 2018
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella utilizzerà i prossimi appuntamenti istituzionali per esternare tutta la sua preoccupazione in tema di conti pubblici, spiegano ambienti del Quirinale. Le grandi agenzie di rating internazionali si esprimeranno a breve (a proposito: in Piazza Affari danno per scontato un declassamento da parte di Moody’s e Standard & Poor’s) mentre fonti diplomatiche fanno sapere che in Europa si stanno preparando al peggio e stanno già lavorando riservatamente ai “Piani b” per attutire il colpo di un’eventuale fuoriuscita dell’Italia dall’euro. Insomma, il Cigno Nero potrebbe arrivare e anche prima del previsto spiegano le medesime fonti.
In Europa, raccontano fonti diplomatiche di altissimo livello “sperano che i mercati facciano il loro dovere e pieghino l’Italia con le buone o con le cattive” altrimenti dovrà essere Bruxelles a bocciare la manovra e costringere Roma a riscriverla. Con tutti i rischi del caso.
Perché stavolta Bruxelles ha paura dell’Italia, ha paura di bocciarla e di cadere così nella trappola messa in piedi con grande abilità politica da Di Maio e Salvini, i reucci della nuova Italia sovranista-populista. Spiegano fonti del governo gialloverde: “Se ci bocciano la manovra stravinceremo le elezioni europee del prossimo anno puntando tutto sull’Europa cattiva e matrigna, andando a testa bassa contro l’euro e contro i mercati.
Avremmo la campagna elettorale bella che fatta. Dopo di che la manovra la ripresenteremo comunque tale e quale il prossimo anno. Se invece non ce la bocciano o ci chiederanno piccoli aggiustamenti (ipotesi più probabile) avremmo vinto su tutta la linea e ci presenteremo da vincitori alle elezioni europee del prossimo maggio”.
SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA
Insomma, comunque vada sarà un successo: Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno già vinto. E tutto quello che vale per l’Europa vale anche per il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sempre più in un vicolo cieco: è totalmente fallita la sua linea Maginot che aveva impedito dapprima a Paolo Savona di diventare Ministro dell’Economia e poi posto Giovanni Tria al Mef.
E sono totalmente falliti gli appelli e i moniti delle scorse settimane con cui aveva solennemente invitato alla prudenza. Ora non gli resterebbe che appellarsi all’Art.81 (quello sul pareggio di bilancio messo in Costituzione da un certo Mario Monti) e non firmare la manovra, come qualcuno in alto loco già sta ventilando.
Con il rischio però che se ciò accadesse, la serata di fine Maggio in cui i populisti chiesero l’impeachment del Capo dello Stato al confronto di quanto potrebbe accadere ora sarebbe stata solo una passeggiata di salute.
Intanto, tra i vertici istituzionali del Paese già si ragiona sulla “madre di tutte le battaglie”, la sfida per la conquista del Quirinale nel 2022: “Se dovesse cadere in mani pentaleghiste sarebbe la fine” fanno sapere fonti diplomatiche. Se ciò accadesse per l’establishment e i relativi poteri forti sarebbe Game Over: “Non è un mistero per nessuno che negli ultimi anni il vero terminale di Berlino, Parigi e Bruxelles sia stato il Colle più che Palazzo Chigi”. “Se perdiamo il Quirinale è finita” spiegano scuotendo la testa. La vittoria dei populisti sarà completa e totale. Per questo, giurano i soliti bene informati, si farà di tutto per andare nei prossimi 12/24 mesi ad elezioni anticipate ed impedire così che la coalizione composta da Lega e 5 Stelle possa eleggere il prossimo Capo dello Stato.
Meglio, molto meglio, fanno notare le medesime fonti, che si vada al più presto ad elezioni e che vinca il Centrodestra in maniera netta e chiara (ecco spiegato il riavvicinamento Salvini-Berlusconi degli ultimi tempi: l’establishment preferirebbe di gran lunga Salvini premier con Berlusconi all’attuale esplosivo duopolio Di Maio-Salvini) in modo che poi non possano pretendere anche il Quirinale (avendo già Palazzo Chigi per il Capitano) e che quindi lo lascino in mano ad una figura ‘terza’ e di garanzia (oltre che ‘equivicina’ a Bruxelles).
Insomma, per i poteri forti la vittoria del Centrodestra sarebbe a questo punto il male minore, comunque da preferire all’attuale alleanza di governo (ed è per questo che i 5Stelle hanno già “drizzato” le orecchie sospettando taluni autorevoli esponenti leghisti di essere uomini del ‘sistema’). Questo, potete scommetterci, sarà il prossimo “Great Game” della politica italiana.
—-
di Gabriele Pastrello 28 settembre 2018
LA SITUAZIONE E’ COMPLESSA E VA SEGUITA CON ATTENZIONE.
MA SINCERAMENTE DOPO UNA DICHIARAZIONE DI TALE PORTATA, CIOE’ DI PORTARE IL DEFICIT AL 2,4% CONTRO LA PROMESSA FATTA DAL GOVERNO GENTILONI DI PORTARE IL DEFICIT ALLO 0,8% SECONDO IL PIANO DEL FISCAL COMPACT, CI SI POTEVA ASPETTARE BEN ALTRA REAZIONE DEI MERCATI CHE L’INNALZAMENTO DELLO SPREAD DA 250 A 270.
MOLTO PROBABILMENTE MOLTI HANNO VENDUTO. MA L’AUMENTO CONTENUTO DELLO SPREAD (I TITOLI CATASTROFISTI DEI GIORNALI SONO SOLO IN MALAFEDE) PUO’ SIGNIFICARE CHE LA BCE E’ INTERVENUTA PER LIMITARE I DANNI.
MA TUTTI SI CHIEDONO POTRA’ DURARE? IL PUNTO E’ COSA VUOL FARE LA COMMISSIONE EUROPEA. VUOL METTERE IL GOVERNO SOTTO PRESSIONE DEI MERCATI PER CONTRASTARE DURAMENTE LA SCELTA DEL 2,4% O NO?
LA MIA SENSAZIONE (SU CUI COME IERI NON SCOMMETTO) E’ CHE LA COMMISSIONE STIA PRENDENDO UNA POSIZIONE CAUTA PUBBLICAMENTE (E QUINDI LA BCE CREDO). RISERVANDOSI UNA TRATATTIVA DURA NELLE SEGRETE STANZE.
MA ANCHE LI’ NON POTRA’ ESAGERARE.
UNA GUERRA ATOMICA CONTRO IL GOVERNO ITALIANO CONTRO MISURE CHE RISCHIANO (PACE CENTROSINISTRA ARROCCATO SU POSIZIONI LIBERISTE REAZIONARIE) DI AVERE CONSENSO POPOLARE, POTREBBE AVERE EFFETTI MOLTO NEGATIVI NELLE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE.
FORSE IL GOVERNO NON PORTERA’ A CASA IL 2,4, MA ANCHE UN 2,2 E PERFINO UN 2 SAREBBE UN VITTORIA STREPITOSA.
DIMOSTREREBBE PUBBLICAMENTE E IN MODO INCONTROVERTIBILE CHE CONTRASTARE LA UE SU QUESTIONI CHE RIGUARDANO UN SOLLIEVO ECONOMCIO DEL PAESE NON E’ IMPOSSIBILE.
CHE AVER ACCETTATO LA SECONDA INUTILE E DANNOSISSIMA RECESSIONE IMPOSTA DALLA UE VIA MONTI HA ROVINATO IL PAESE, CHE NON SI E’ PIU’ RIPRESO, E HA PROVOCATO DANNI INUTILI ROMPENDO ANCHE IL TESSUTO SOCIALE DEL CENTROSINISTRA STESSO CHE HA VISTO L’ABBANDONO DI MILIONI DI ELETTORI.
MA CHE DIMOSTRA CON I COMMENTI ODIERNI DI NON AVERLO ANCORA CAPITO.
SE LA MANOVRA RIUSCISSE A PORTARE IL PIL AL 2-2,5% (TASSO CHE L’ITALIA NON VEDE DA 20 ANNI) QUESTE FORZE POLITICHE NE AVREBBERO UN CREDITO DIFFICILMENTE SCALFIBILE PER MOLTI ANNI A VENIRE.
PERALTRO SEGNALI DI UNA TRATTATIVA IN ATTO CI SONO. SI LEGGE CHE IL GOVERNO HA TOLTO IL VETO ALLA RIFORMA DELL’EUROZONA CONTRO CUI AVEVA PREGIUDIZIALMENTE E GIUSTAMENTE VOTATO CONTRO LIMITANDOSI A PORRE LA CONDIZIONE CHE QUESTA RIFORMA AVVENGA IN UN QUADRO ESPANSIVO. CLAUSOLA MOLTO VAGA CHE PUO’ PRELUDERE A TUTTO E IL SUO CONTRARIO. MA AVENDO TOLTO IL VETO FORSE SI POTRA’ ASPETTARE QUALCHE TOLLERANZA.
INTANTO ASPETTIAMO A VEDERE COME CONTINUERANNO A REAGIRE I MERCATI. POI NE RIPARLEREMO.
Ps – m’ero dimenticato. scusatemi. e non è piccola.
in Costituzione c’è il pareggio di bilancio. con eccezioni cervellotiche che non sono certo soddisfatte.
cosa fa mattarella: non firma?
RIPETO IN MAIUSCOLO: IN COSTITUZIONE C’E’ IL PAREGGIO DI BILANCIO.
COSA FA MATTARELLA: NON FIRMA?
-.-.-.-.-.
Carlo Calenda: Con questa manovra il problema non è la reazione dell’UE ma dei mercati: dal rischio di pagare interessi altissimi al default. In ballo c’è la tenuta in sicurezza del Paese. Se il Governo crea un problema finanziario all’Italia a pagarne il conto sono i più deboli, pensionati lavoratori e imprese, perché chi ha capitali li può fare uscire immediatamente.