Due giorni dopo

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Celeste Ingrao

di Celeste Ingrao – 8 marzo 2018

Qui si continua a provare a pensare. Si legge qualcosina. A volte si condivide a volte no.
Ancora tanti dubbi. Pochi pensieri consolidati, che servono più che altro a condividere le incertezze.

1. Se non avessimo fatto tutti gli errori di campagna elettorale che abbiamo fatto, se avessimo scelto con più saggezza i candidati (ma tanti bravi ne avevamo, eh), se il nostro “leader” fosse stato più bravo o fosse stato un altro … Se .. forse anziché il 3 e qualcosa avremmo preso il 4,5
o il 5. Buttalo via … ma insomma

2. A fronte di un risultato così, nessuno può dire “l’avevo detto”. Nessuno aveva la risposta giusta. Tanti possono mettere sul tavolo il loro pezzetto di verità e bene fanno a farlo. Basta sapere che nessuno di questi pezzi è “la risposta”. Che bisognerà metterli insieme questi pezzi, confrontarli e discuterli

3. Gruppi dirigenti alternativi non ne abbiamo. Leader ancora meno. Costruirne di nuovi chiederà tempo e avrà, come sempre, esiti incerti. Rinnovamento, certo. E ognuno dovrà
assumersi le sue responsabilità. Ma trasformare una tragica sconfitta nell’occasione di una resa dei conti è davvero un brutto modo di perdere e il grido “Dimissioni, dimissioni” non ci porta da nessuna parte

4. Non si può fare finta di niente. Non si può continuare come se nulla fosse avvenuto. Ma proviamo a non ricominciare sempre da zero. Proviamo a vedere se siamo capaci di aprire
un confronto vero. Anche molto duro ma il cui esito non sia necessariamente l’ “ognuno a casa sua” . Anche perché una bella casa dove rifugiarsi non ce l’abbiamo

5. Tempo. Tempo. Tempo.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.