Autore originale del testo: Elena Basile
È consolante osservare che di tanto in tanto sul New York times la veritá traspare. La censura si distrae
Il reportage dei dottori e infermieri che hanno testimoniato come abbiano visto i bimbi palestinesi morire lentamente negli ospedali perchè sparati in testa o nel petto dall’ esercito israeliano è stato pubblicato.
Sono stata querelata dalla #Segre con l’ accusa di discriminazione razziale nei suoi confronti
Sono sorpresa e terrificata al pensiero che i miei scritti e i miei interventi possano essere fraintesi in questo modo assurdo
Ho infinita fiducia nella magistratura.
Se tuttavia aver difeso i martiri di Gaza e aver criticato Israele dovesse farmi sanzionare economicamente, ne sarei felice
Non voglio essere complice di questi orrori
Tutti coloro che assicurano l’ impunità a Israele a cominciare da Washington per passare per questa Europa che ha perso la sua anima sono complici dei soldati che mirano alla testa e al petto dei bambini di Gaza che giocano nelle strade e si ritrovano agonizzanti in un letto di ospedale fatiscente
Non sono vittime collaterali
Sono i bersagli di un un esercito incaricato della pulizia etnica
Se oggi denunciare i crimini di Gaza significa discriminare razzialmente gli ebrei allora siamo tutti noi colpevoli
Puniteci sanzionateci almeno potremmo dire che noi abbiamo pagato un prezzo per non concorrere a questi crimini
Per non restare in silenzio di fronte alla violenza e alla tortura degli innocenti!