Golpe PD a Roma

per mafalda conti
Autore originale del testo: Lucia Del Grosso
Fonte: Lucia Del Grosso
Url fonte: http://www.luciadelgrosso.it/?p=1585

di Lucia Del Grosso – 9 ottobre 2015

Si può difendere un personaggio politico di cui non si ha la minima stima, che fa mettere la mani ai capelli ogni volta che apre bocca, che lascia basiti per la goffaggine e ghiacciati per l’arroganza con cui tratta la materia dei diritti dei lavoratori?

Sicuramente sì se lo impone la ragione superiore della democrazia.

Marino è politicamente una nullità. Un senatore che però fa il figo con la retorica della società civile (ma dopo quanto tempo che si ricoprono cariche politiche si perde l’aura della società civile?). Un candidato alle primarie per la segreteria del PD che si propone come sindaco di Roma con lo slogan “Non è politica è Roma” (cioè, il PD non c’entra niente?). Uno che lamenta il danno all’immagine di Roma per due ore di assemblea dei lavoratori e non dice due parole sui turni massacranti di quei lavoratori, oltretutto non pagati (se nel mondo si viene a sapere che in Italia si fanno fare le corvées come nel medioevo invece è una bella figura, vero?). E potrei continuare, dopotutto che prestazioni ci possiamo aspettare da un prodotto del “nuovismo” e che non ha nemmeno alle spalle il riferimento solido di una forza politica strutturata e ancorata ad una visione (sto parlando del PD)?

Però, pur nella sua inconsistenza politica, Marino è allergico alle cricche.

Il problema è che anche le cricche sono allergiche a lui.

E cupole e cupolette, poteri laici ed ecclesiali, piccoli e grandi interessi gli hanno riservato il trattamento Strauss Khan.

Dominique aveva un vizietto: gli piaceva mettere le mani addosso alle donne.

Grave, gravissimo. Ma non era il solo ad avere vizi. Però è stato attaccato in quella sua debolezza solo lui, è stato sbattuto in galera con il tempismo perfetto per impedirgli di avere un ruolo in Europa.

Senza quell’incidente (che, per carità, Strauss Khan si andò a cercare) la storia dell’Europa di questi ultimi anni sarebbe stata diversa. Ora altri viziosi fanno scempio di popoli interi e non sapremo mai se hanno o meno vizi: nessuno li andrà a cercare.

E ora a Roma la solerte “Repubblica” va a caccia delle bottiglie di vino di Marino, ma non ci risultano scoop su Alemanno, né su altri. E comunque non con lo stesso accanimento.

Marino non mi piace, ma i golpe mi piacciono ancora meno.

Al posto di Marino poteva esserci un politico di razza e di grande spessore intellettuale e morale. Magari l’avrebbero drogato e poi fotografato in albergo con quattro trans (e anche questo flash mi ricorda qualcosa).

E tutto questo mentre una revisione costituzionale sacrifica la rappresentanza alla governabilità, si implementa un modello dirigista nella scuola e nelle fabbriche e si attaccano i diritti sindacali. Ma non basta, ora siamo anche al sovvertimento degli esiti elettorali. Siamo al golpe.

Basta questa preoccupazione per difendere Marino, nonostante Marino?

Foto LaPresse 12-06-2013 Roma, Italia politica Il nuovo Sindaco Ignazio Marino arriva al Campidoglio in biciclettaFoto LaPresse12-06-2013 Rome, ItalypoliticsThe new Mayor Ignazio Marino arrives at the Campidoglio on a bicycle.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.