I SUSSURRI DELL’UNIVERSO FISICO MINERALE

per Filoteo Nicolini
Autore originale del testo: FILOTEO NICOLINI

     I SUSSURRI DELL’UNIVERSO FISICO MINERALE

L’astrofisica delle onde gravitazionali, in voga oggi, si propone la rivelazione diretta di oggetti massivi come i buchi neri e lo studio approfondito della materia su scala cosmologica. A differenza di quella elettromagnetica, la radiazione gravitazionale perde pochissima energia nell’interazione con la materia e perciò le onde prodotte a partire dall’origine dell’universo fino ad oggi sarebbero ancora presenti come un rumore di fondo. Masse accelerate di dimensioni astronomiche producono “increspature” sullo spazio-tempo che si propagano alla velocità della luce; misurare gli effetti prodotti da tali distorsioni ed distinguerli nel rumore di fondo è una sfida fatta di collaborazioni internazionali, alti costi e tecnologie di punta. I rilevatori possiedono due bracci ciascuno lungo 4 km. Se un’onda gravitazionale li raggiunge, un braccio del rilevatore verrà “accorciato” e l’altro “allungato”. Le variazioni di segnali elettrici confrontati tra diversi interferometri vengono digitalizzate in enormi quantità di dati sequenziali, in attesa di coincidenze significative. Nel 2017 dopo anni di attesa gli interferometri sincronizzati hanno rivelato onde gravitazionali causate dalla coalescenza di due buchi neri lontanissimi. Si è anche ideato di inviare i deboli segnali al sintetizzatore sonoro. Qualcuno ha paragonato ad una breve cantilena quel gracchiare captato, inteso come i “sussurri” dell’universo fisico primordiale.

Si tranquillizzi chi già pensava a melodie cosmiche e musiche armoniose! È doveroso ammetterlo, la nostra coscienza è arrivata solo…. al minerale, alla conoscenza astratta di oggi e alla tecnologia che la fa da padrone.

È il minerale in movimento quello che gli astronomi stanno osservando. Credono gli scienziati che tutto il mondo sensibile resterà spiegato non appena si sarà riusciti a ricondurre tutte i fenomeni osservabili strumentalmente a rapporti esprimibili in formule matematiche e a movimenti di materia. Ma dal movimento può essere dedotto solo altro movimento. Se riflettiamo su questa profonda verità ci accorgiamo del baratro cognitivo in cui stiamo precipitando. Siamo stregati da questa suggestiva propaganda che vuole convincerci del primato della materia in tutte le condizioni fisiche, anche le più remote e lontane nel tempo quando si ipotizzano transizioni di fase o particelle ultraleggere esotiche e sfuggenti. E quella supremazia della materia su tutti gli scenari, una volta interiorizzata, ci imprigionerebbe senza permetterci la ricerca dello spirito in azione.

  Il rischio che corriamo è che le qualità del mondo dei sensi come: luce, colore, suoni, odori, sapori, condizioni di calore, si vadano riducendo sempre più a misura, forma, posizione, movimento, numero, energia.

I processi sensibilmente percettibili si sono dissolti in movimenti meccanici impercettibili. È divenuta talmente un’abitudine di pensiero per i fisici moderni che essi sembrano non accorgersi minimamente di porre un’astrazione al posto della realtà.

I rapporti di spazio, tempo e numero non hanno altro vantaggio che quello di essere più semplici e più abbordabili. Ciò si deve al fatto che dato lo sviluppo attuale del pensiero la matematica e la meccanica sono più facili da adoperare. E il pensiero umano ama la comodità. L’illusione contenuta nel programma cartesiano di avere rappresentazioni chiare e nette è divenuta la visione generale della fisica.

Va senza dire che la scienza è assolutamente necessaria in questa fase evolutiva come metodologia capace di sviluppare al massimo le capacità di astrazione e intellettuali, fermo restando che ci fornisce solo un aspetto unilaterale del mondo, quello della manifestazione sensoriale. È simbolicamente il nostro letto di Procuste che ci vuole omologati a un solo modello cognitivo e un solo modo di pensare e di agire.

L’interazione gravitazionale è il fondamento su cui si costruiscono gli esperimenti e le misure suddette. La gravità vi gioca un ruolo assolutamente singolare e dominante . Qualsiasi altro corpo nei dintorni di un corpo massivo “cade” verso di lui, come ci spiega la relatività generale. Detto in termini approssimati ma semplici, il corpo viene attratto. La gravità è attrattiva. La Terra cade continuamente verso il Sole, anche se ne è trattenuta dal suo moto orbitale, il Sole cade verso il centro della Galassia ma analogamente vi orbita a enorme distanza. Contrazione e gravità sono gli attributi supremi della materia che risponde a cause meccaniche. Questo è noto a tutti come inerzia. La parola lo dice. La tendenza della materia a opporre resistenza a cambiamenti dello stato di movimento esistente.

La materia è considerata inerte e risponde alla gravità. La natura delle cause del movimento, dei collassi, della coalescenze di stelle e quant’altro, è definita così: ogni cambiamento nello stato di moto di una porzione di materia è il risultato dell’azione su di essa di un’altra porzione di materia.

   Ciò è vero per descrivere un certo tipo di causa; in forma assiomatica diviene una fallacia. Pure, viene presa in considerazione come causa unica, e la nostra attuale coscienza di osservatore è incapace di concepire altre possibilità e altri comportamenti della materia. Infatti, la nostra coscienza è per la sua attuale costituzione confinata alla contemplazione di entità spazialmente apparenti e esistenti l’una affianco all’altra.

  Cercheremmo invano una legge di comportamento della materia che sia equivalente all’espansione e non alla contrazione Nella fisica però il concetto di polarità non è estraneo, abbiamo infatti l’elettricità positiva e quella negativa. Gli scienziati osservano l’Universo primordiale prendendo come scandaglio la gravitazione nella ipotesi che sia stata nel passato l’unica interazione, né ne ipotizzano altre.

Ma tra gli Antichi c’era la consapevolezza che il comportamento gravitazionale era solo un aspetto della polarità, e c’era un altro comportamento nel mondo dovuto alla levità. Senza la levità non è possibile affatto ammettere la Creazione.

Se vogliamo reintegrare lo spirito nello studio del mondo, lasciato fuori dalla rivoluzione scientifica che si è occupata magistralmente della materia, sarà opportuno il ripristino della levità e della ricerca degli eteri formativi nella nostra Cosmo visione.

Dovremmo anche comprendere come le idee che ci formiamo sulla Natura debbano arrestarsi di fronte all’osservazione dell’essere umano. Che cosa sperimentiamo nelle idee della scienza? Le abitudini di pensiero della coscienza moderna possono produrre idee fino al punto in cui possono fornire leggi adatte ai fenomeni minerali. Ma se vengono prese solo queste leggi come base per lo studio umano, si arriva a una negazione delle vere basi delle leggi scientifiche, che sono prodotte in autonomia di pensiero. Si arriva al paradosso della negazione dello spirito realmente attivo negli stessi scienziati.

In altre parole, nell’essere umano vi è un elemento spirituale attivo in modo autonomo, e da esso muove lo scienziato attingendovi a piene mani! Lo scienziato nega lo spirito proprio servendosi di esso.

E non si accorge che la sua coscienza è arrivata solo al minerale e di conseguenza ha una conoscenza astratta e basata sulla tecnologia. Quello che ivi risuona non sono suoni di un linguaggio ma rumori, ivi la materia crepita e strepita, stride e gracchia, fischia e sibila. Il Mondo minerale comincia a padroneggiare gli stessi esseri umani. In questa discesa si è peraltro raggiunta l’oggettività dell’osservazione e del pensiero, e tali risultati vanno mantenuti nello sperimentare i mondi eterici e spirituali. Allora cominceranno a risuonare i suoni del linguaggio dell’anima che è cosciente della sua evoluzione.

FILOTEO NICOLINI

Immagine: Rumore in grafico.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.