IL MALE VIENE CHIAMATO BENE E IL BENE MALE

per Filoteo Nicolini

IL MALE VIENE CHIAMATO BENE E IL BENE MALE

C’è un dialogo che si svolge tra di noi e il mondo degli avvenimenti esterni, e ne risultano domande ed enigmi. L’altra sera vedevo in televisione il Presidente della federazione russa, con una candelina accesa in mano, insieme al Patriarca per le celebrazioni della Pasqua ortodossa. Ricordo che il comunismo nel passato apparve a molti come una fede o una paradossale religione atea, avente nell’Unione Sovietica la sua Chiesa madre.

Che pensiero mi è balzato allora alla mente? Innanzitutto, il capovolgimento di valori e fedi. La candelina accesa è un’immagine molto sgradevole. A causa della sgradevolezza di quelle sensazioni non si ha molta voglia di approfondire l’esperienza per guardare negli occhi il male. Tuttavia, questa sensazione deve venire superata, fino a quando non si farà non si potrà, infatti, iniziare a guarire le ferite del nostro tempo. L’episodio che cito è solo uno spunto per osservare questa inversione di valori che a ben vedere non è fenomeno isolato e limitato, ma ha connotazioni rilevabili su una scala maggiore.

 

Immaginiamo il solito treno che corre sui binari. Il treno, la locomotiva e i suoi vagoni, hanno uno scopo. C’è della finalità insita in quell’andare e venire. La percezione umana, essendo umana, nota soprattutto l’usura delle rotaie, causata dalla corsa del treno, e pensa che questa usura sia un male o un peccato. Ci siamo trovati a mio avviso in una situazione analoga. Ciò che abbiamo chiamato male finora è un effetto indiretto di altri scopi ed esiste un significato umano da scoprire. La nostra evoluzione umana ha navigato spinta da venti favorevoli e da correnti di contrasto. Queste correnti di contrasto hanno anche esse contribuito alla nostra evoluzione. Una si è occupata dell’occultamento dello spirito a cambio della illusione della materia, l’altra ha avuto il compito legale di allontanarci dal vivere solo nel mondo fisico sensibile ed esserne assorbiti.  Ma hanno preso certa egemonia, al punto di confonderci. Ne ho accennato ripetutamente. Se non ce ne accorgiamo, tendono a prevalere ed allearsi con una terza corrente che comincia ad agire. Quest’ultima ci adesca in molti modi, facendoci credere che il nostro Io sia risultato del mondo fisico che ci circonda, come prodotto ultimo e specializzato delle leggi che scopre nella natura. Ci ottenebra lo sguardo nei confronti delle forze spirituali, con il risultato che non sapremo e non vorremo sapere più nulla di un mondo spirituale. Si sta arrivando a insegnare che le più alte idee morali umane siano soltanto sviluppi superiori degli impulsi animali; che il pensiero umano sia soltanto una trasformazione di ciò che anche l’animale possiede; che l’uomo è affine all’animale in ciò che concerne la sua figura e che anche tutta la sua entità discende dall’animale. Si sta prendendo questa concezione sul serio e si è al punto di vivere conforme ad essa. Se questa idea si fa strada avrà conseguenza che molti vivranno anche come animali e si sprofonderanno negli istinti e nelle passioni puramente animali.

 

Dobbiamo riassumere in parole qualcosa per cui non abbiamo ancora concetti, ma stiamo assistendo a un dilagare degli effetti di queste forze di contrasto alleate tra di loro. L’ultima arrivata è più virulenta e aggressiva, cerca innanzi tutto di distruggere l’Io, la nostra individualità. Al punto tale di capovolgere la nostra percezione del cammino giusto e degli effetti collaterali nella marcia del treno. Ora stiamo arrivando al punto che quel male venga accettato come un bene, e i tentativi di porre la vita spirituale al centro del nostro interesse siano visti come male. Perché questi spiriti si propongono di ottenere che l’Io dell’essere umano si congiunga con la sfera materiale della terra. Lo spirito operante oggi ci induce ad occuparci esclusivamente della sfera del materiale e nell’oblio di ogni reale entità spirituale e di ogni mondo spirituale.

Seguendo la metafora di prima, il treno ora potrebbe deragliare e non arrivare a destinazione

 

FILOTEO NICOLINI

Basato dull’Antroposofia di Rudolf Steiner.

Immagine: Henry Moore

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