Il rammendo sconosciuto agli scampoli di sinistra, del premio Nobel per la fisica, Giorgio Parisi

per Alessandro Rossi
Stralcio della strepitosa intervista di Aldo Cazzulo al premio Nobel per la fisica, Giorgio Parisi, ricostruita da Gianni Cuperlo.
D. Lei nella Prima Repubblica votava PCI?
R. No. Più a sinistra. Ho votato per il Manifesto, poi per Democrazia proletaria, di cui sono stato anche rappresentante di lista. Votai partito comunista una volta sola, nel 1989, quando ero candidato alle comunali di Roma. Capolista era Alfredo Reichlin. La Dc invece aveva Enrico Garaci, detto il Signor Nessuno.
D. Garaci ebbe 140 mila preferenze.
R. Vinse la Dc, come quasi sempre.
D. Ora cosa vota?
R. Vorrei votare la sinistra unita. Ho fatto parte dell’assemblea nazionale di Sel, Sinistra ecologia libertà, mi diedero anche l’ingrato compito di cucire in un solo testo due programmi completamente diversi: uno di impronta ambientalista, l’altro marxista.
D. E come ha fatto?
R. Presi un pezzo di qui e un pezzo di là.
“Presi un pezzo di qui e un pezzo di là” è ovvio quanto geniale.
Più o meno la sorte di questa legislatura!
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