Il sogno tradito

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea – 13 novembre 2016

L’anno prossimo saranno passati esattamente cento anni dalla Rivoluzione dell’Ottobre 1917.

Da essa sono state ispirate tante delle conquiste che sembravano inaccessibili: il suffragio universale, le ferie retribuite, la giornata di riposo, l’assistenza sanitaria, la socializzazione dei beni comuni…

A distanza di un secolo è sorprendente che di quella Rivoluzione non sia rimasto praticamente niente.

Le grandi rivoluzioni hanno in comune la caratteristica di lasciare, comunque, traccia del loro passaggio.

La Rivoluzione francese, ad esempio, produce ancora, e produrrà forse per sempre, i suoi effetti…

Dopo qualche decennio dalla fine dell’Unione Sovietica, e la reintroduzione in Russia del capitalismo rapace, non resta nulla di quella società, se non l’autoritarismo, la corruzione, l’inquinamento…

Cento anni fa nasceva un sogno…

Il sogno dei sogni.

Un’umanità riscattata, guarita…

Un sogno, mai sognato, di fratellanza universale, di giustizia, di uguaglianza.

Attorno a quel sogno presero forma movimenti, associazioni, partiti…

Il sogno è durato a lungo, anche se attraversato da incomprensioni, da lacerazioni, e da tragici errori.

Poi il sogno è stato tradito…

E oggi assistiamo addirittura allo stupro di quella speranza.

La cosiddetta sinistra che rimette in causa le conquiste sociali, i valori fondativi della Costituzione, che svalorizza il lavoro e la funzione democratica dei Sindacati, e un Presidente emerito, un tempo alfiere di quel progetto, che mette in dubbio perfino il suffragio universale…sono tutti degli autentici sputi in faccia a quel sogno…

Sono dei colpi, delle ferite, che trapassano la carne tenera di un’utopia antica, e ancora bambina…

Noi…reduci sognatori, storditi, spaventati, disorientati ci siamo dispersi, e rinchiusi in noi stessi…

Lo spazio si è rimpicciolito attorno a noi, a misura del nostro sconforto, e delle nostre infinite delusioni.

Eppure…bisognerà ritrovarci, dopo il quattro Dicembre…

Perché gli sconfinati spazi dei nostri ideali non restino un ricordo.

Per ridisegnare, tutti insieme, la nuova geografia del cuore.

 

 

 

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.