Autore originale del testo: Carlo Prosperi
di Carlo Prosperi
I frantoi del tempo
Il pulviscolo d’oro che danzava
nei raggi sghembi entrati di soppiatto
nella tua stanza era lo specchio esatto
dei tuoi pensieri turbinosi. Fuori
fiorivano di farfari le prode
del bosco ed il profumo delle viole
annunciava la fine dell’inverno.
Fioriva allora con i primi fiori
anche l’amore nostro (amore eterno
pareva) e n’era vigile custode
l’esuberante sfolgorio del sole
che nei mattini limpidi indugiava
razzando ai vetri della tua veranda.
La primavera era per tutto: blanda
sopiva in lontananza il rombo sordo
del fiume. Il sogno era perfetto. Poi…
(la voce tua s’incrina nel ricordo)
… poi venne il tempo con i suoi frantoi.