In Italia muoiono troppe persone, anche nel confronto con Paesi europei che hanno numeri di contagi più alti dei nostri

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Giovanna Ponti
In Italia muoiono troppe persone, anche nel confronto con Paesi europei che hanno numeri di contagi più alti dei nostri da molte settimane.
In sette giorni abbiamo avuto 5,36 decessi ogni 100.000 abitanti.
In Spagna: 4,75,
in Francia: 4,95,
nel Regno Unito: 3,3,
in Germania: 0,95,
(fonte ECDC, ultimo aggiornamento oggi, 11/11/2020).
Questo è il dato assoluto che mi impressiona di più. E non diciamo la solita favoletta che noi abbiamo più anziani: a parte che ne abbiamo già persi molti, ma soprattutto non è che nelle altre nazioni europee l’aspettativa di vita della popolazione sia lontanissima dalla nostra, non stiamo paragonando Paesi occidentali a Paesi del terzo mondo.
I nostri ospedali sono già saturi, mancano medici e soprattutto infermieri, manca una sanità di base che intervenga a casa e non faccia affollare i PS da persone che semplicemente non riescono a farsi visitare. Forse manca addirittura un protocollo che i medici di base possano attuare in caso di malato covid a domicilio. E si viene al corto circuito:pronto soccorsi, ospedali già alla saturazione con reparti e Terapie intensive che già sgranocchiano posti ad altre malattie.
Così abbiamo pericolosamente scoperti tutti i fronti delle malattie serie.
In questo periodo è vietato avere infarti, fare incidenti, avere un aneurisma perché non avremmo la certezza di poter essere curati al meglio.
La falla gigantesca del san Gerardo di Monza è l’emblema del malfunzionamento di una Regione, che dovrebbe essere commissariata da marzo, ma anche la pessima condizione del servizio sanitario nazionale.
E questo nonostante gli ottimi infermieri e medici che ci operano.
Al San Gerardo ci sono oltre 320 tra medici e infermieri positivi al Covid.
Qui non c’entra nulla la parte di popolazione negazionista, o quel 10/20% che non rispetta le regole, non c’entrano i ragazzi che si riuniscono e stanno con le mascherine abbassate, o i vecchi che, esosi, pretendono di andare in giro a qualsiasi ora, qui c’entra che non esistono protocolli precisi di protezione del personale sanitario impegnato nel suo lavoro.
Ancora una volta si manifesta la criminale gestione della pandemia da parte della Lombardia, ma credo si palesino anche tutte le criticità del SSN. E’ inutile ricordare i tagli fatti negli ultimi 20 anni perché lo sappiamo, come sappiamo che non si può risolvere tutto in pochi mesi.
Ma alcune questioni sì, potremmo cominciare a risolverle nell’emergenza.
Abbiamo bisogno di medici, di infermieri e scopriamo che fra i migranti ci sono risorse di questo genere che chiedono solo di essere utilizzate.
Abbiamo bisogno di potere garantire cure a domicilio che intervengano al nascere della malattia con l’ uso dei farmaci efficaci in prima fase già ampiamente sperimentati, abbiamo bisogno di luoghi dove potere isolare il malato non grave che non può vivere da solo o che rischia di contagiare la famiglia, abbiamo bisogno di un turnover di medici e infermieri negli ospedali perché la fatica ammazza, insomma abbiamo bisogno del MES.
Continuare a non chiederlo secondo me è da folli.
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