Autore originale del testo: Emanuela Celauro
INIDONEITÀ DEI SITI PER IL DEPOSITO UNICO NUCLEARE
Firmare la petizione. Mobilitarsi.
Il Comitato Tutela Val Bormida TVB in prima linea
È cominciata sabato 25 maggio scorso, nel Comune di Cassine, la raccolta firme organizzata dal neonato Comitato Tutela Val Bormida TVB, sorto a Gavonata, ma che si sta estendendo in altre realtà con la compartecipazione di Cittadini provenienti dal territorio alessandrino.
Sabato prossimo saremo ancora presenti a Cassine e successivamente anche in altri Comuni.
Due i moduli da firmare.
Allo stato uno è sottoscrivibile solo dai residenti nel Comune di Cassine, ma sarà presto esteso a tutti. Nello specifico riguarda la richiesta all’ Amministrazione Comunale di inserire nei prossimi Ordini del Giorno del Consiglio Comunale, l’ attivazione, di concerto con tutti i Sindaci Rappresentanti dei Cittadini delle aree che attingono idricamente dalla falda di Predosa, attraverso il cosiddetto ‘ tubone Predosa – Acqui’, di un sistema di monitoraggio delle acque e dell’ aria nelle zone limitrofe alla discarica Riccoboni.
Tale discarica, sita nel Comune di Sezzadio, è un deposito di rifiuti industriali cosiddetti non pericolosi. La richiesta di monitoraggio è basata sulla necessità e sul diritto dei Cittadini di sapere se esistono eventuali inquinamenti in merito ( Acqua/Aria). La richiesta è legittimata dal principio di precauzione e di sostenibilità ambientale.
Il secondo quesito, dunque il secondo modulo, è sottoscrivibile da tutti i Cittadini residenti nella Provincia di Alessandria, ed in realtà non solo, in quanto dobbiamo cominciare veramente a ragionare in un’ottica sistemica, nazionale e sovranazionale.
Il quesito viene presentato alla Regione Piemonte e recita: ” Tutti i siti progettati da Sogin per ospitare , in Provincia di Alessandria il deposito unico nazionale di rifiuti nucleari, si trovano su un’ enorme falda acquifera che fornisce acqua potabile a centinaia di migliaia di persone. Il deposito avrebbe fondamenta in calcestruzzo che verrebbero a contatto con la falda acquifera superficiale ed una qualsiasi perdita potrebbe avvelenare l’ intera falda. Per il principio di precauzione e di sostenibilità ambientale chiedo
all’Amministrazione della Regione Piemonte che si attivi politicamente e scientificamente, nelle sedi opportune affinché vengano cancellati i siti suddetti nelle aree individuate da Sogin (………) .”
Le iniziative del Comitato Tutela Val Bormida TVB sono riportate sul sito www.tutelavalbormida.it , nel quale si possono trovare riferimenti scientifici e contatti per saperne di più.
Abbiamo bisogno di volontari, attivisti, giovani e meno giovani che abbiano a cuore la difesa del Territorio, delle Persone e del Pianeta.
Si pensa troppo spesso che l’attivismo comporti numerose rinunce.
Se non agiamo adesso, rischiamo di perdere molto di più. Rischiamo che vengano prese decisioni senza il nostro consenso.
Abbiamo sentito dichiarazioni pesantissime di Legambiente, in cui si chiedeva alla cittadinanza di sacrificarsi per un bene comune. Non è chiaro quale sia il bene comune e ci spaventa tantissimo che tali dichiarazioni passino inosservate.
E soprattutto non vengano smascherate perché è indubbio che vi siano interessi di varia natura dietro a tutto ciò. Il territorio alessandrino, piemontese e limitrofo ha più e più volte visto, e continua a vedere, scempi ambientali.
L’ex Solvay a Spinetta Marengo con i PFAS e non solo, l’Eternit a Casale Monferrato, l’Acna di Cengio, la discarica Riccoboni, gli stoccaggi impropri di materiali nucleari a Saluggia, Tortona e potremmo andare avanti.
Il tutto nel silenzio anche di noi Cittadini. C’è chi queste lotte le fa’ da tempo. Siamo ancora troppo pochi. E non abbiamo più tempo.
Ci inondano di parole come ‘cambiamento climatico’. Ciò a cui stiamo assistendo è un ‘caos climatico’, peggiorato da un’informazione scorretta e caotica, appunto, da un’egida del Green sotto la quale stanno passando scempi di varia natura, inclusa la richiesta di un deposito unico nucleare e il concetto di sacrificio di qualche territorio in favore di tutti.
Non è così che scientificamente si affronta il problema dei rifiuti nucleari, per esempio. Dobbiamo dirlo a gran voce. Ogni cittadino deve essere reso cosciente di quanto sta avvenendo. Invitiamo tutti a mobilitarsi, a cercare informazioni, a contattarci, a firmare le petizioni. Non ci fermeremo, nemmeno alle porte dell’estate quando, è storia nel nostro Paese, vengono di solito prese le decisioni più pesanti mentre i Cittadini pensano al mare e alle vacanze.
Erri De Luca, a proposito del rapporto tra specie umana e Pianeta di cui è ospite, dice: “Chi sputa controvento si sta sputando in faccia.”.
Bisogna smettere di avere paura, bisogna smettere di pensare che ” tanto lo fanno lo stesso “. Firmare una petizione non è cosa illegale, non ci si attira pericolosamente le ire di nessuno. Si sta semplicemente esercitando un proprio diritto.
Bisogna tornare a parlarsi tra persone, a scendere nelle piazze, e non per avere una facciata social ( raccontare noi stessi su piattaforme varie con foto in cui ci vedano belli e sorridenti). Lo dobbiamo fare per noi stessi e i nostri figli, per il Pianeta che ci ospita, appunto.
Lontano dalle belle parole, abbiamo bisogno di azioni.
Aspettiamo anche te.
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