Fonte: Keynes blog
da Keynes Blog 26 maggio 2018
A quelli che #VogliamoSavona è forse il caso di ricordare che l’uscita dall’euro implica, tra l’altro:
1) il default sul nostro debito pubblico
2) la crisi delle banche italiane i cui attivi sono pieni di titoli di stato italiani
3) di conseguenza il blocco del credito a famiglie e imprese
4) l’isolamento finanziario del paese, con gravi conseguenze per le imprese che commerciano con l’estero
5) un contagio a livello europeo e internazionale che sarebbe difficile da contenere e, anche se lo fosse, non salverebbe il nostro paese
6) di conseguenza, una crisi che rischia di coinvolgere anche i nostri partner commerciali, quelli a cui in teoria dovremmo esportare grazie alla lira svalutata…
Chi gioca col fuoco, rischia di bruciarsi lui, e forse di scatenare un incendio.
P.S. se non credete a noi, credere agli economisti “noeuro”
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Aspettative:
“Mandiamo Savona a minacciarli di uscire dall’euro, vedrete che ci ascolteranno!”
“Germania politici e media chiedono di cacciare l’Italia dall’euro”
https://www.italiaoggi.it/…/germania-politici-e-media-chied…
27 maggio 2018
A quanto ammonterebbe la svalutazione in caso di uscita dall’euro? Dai noeuro se ne sentono di tutti i colori. Qualcuno addirittura prevede che la lira si rivaluterebbe.
Sono tutte sciocchezze.
Il tasso di cambio non dipende dalla bilancia commerciale ma dai flussi di capitali e scelte di portafoglio. Il giorno 1 la lira probabilmente non avrebbe neppure mercato. Sarebbe la divisa di un paese il cui Tesoro è in default su 2300 miliardi di debito pubblico e la cui banca centrale è in default su centinaia di miliardi di saldo Target 2.
Quanto vale un pezzo di carta emesso da un paese in tali condizioni?
29 maggio 2018
L’uscita dall’euro è un default. Chiunque parli di questo argomento ignorando tale premessa è solo un venditore di fumo o un ignorante.
30 maggio 2018
Fino a pochi giorni fa pagavamo la metà dei tassi di interesse degli Stati Uniti.
Se continua così tra una settimana pagheremo il doppio.
Neppure la BCE può salvare un paese che minaccia di uscire dall’euro.
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Vi spieghiamo lo #spread :
* avete 10.000 euro di obbligazioni di una banca
* il CdA nomina un AD che dice di avere un piano segreto per pagare le obbligazioni in buoni sconto dell’Esselunga
* la notizia si diffonde
* voi vendete le obbligazioni al primo che capita per 5.000 euro.
Non è un complotto, è il panico generato da forze politiche irresponsabili che rischiano di portare il paese all’insolvenza.
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I tassi di interesse sui Bot a 6 mesi schizzano in alto, passando da -0,4% a 1,2%.
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LA BCE HA RIDOTTO GLI ACQUISTI DI TITOLI DI STATO? NO, È UNA BUFALA:
“Secondo i dati forniti dalla Bce, nella settimana gli acquisti di titoli di Stato sono stati pari a 3,628 miliardi (3,382 miliardi la settimana precedente) “
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Munchau e Krugman “L’uscita dall’euro sarebbe un disastro” “…si verificherebbe il più grande default di tutta la storia dell’umanità, con crac bancari in tutta Europa.”
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Peggiorano le condizioni alle quali si finanzia il Tesoro, come già emerso con l’asta di Bot semestrali di ieri e corroborato dall’andamento dell’asta di Btp a 5 e 10 anni di oggi: gli investitori vogliono di più per esporsi sull’Italia. Il rendimento medio del Btp decennale è volato al 3% da 1,7% del collocamento di aprile.
Balzo anche per il rendimento del quinquennale schizzato al 2,32% da 0,56% precedente.
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E’ deprimente… la gente crede che un partito che propone la Flat Tax sia antiliberista, che chi propone la reintroduzione dei voucher e si è opposto al referendum sull’art.18 sia a favore dei diritti dei lavoratori, che il capo di un hedge fund sia un difensore del popolo e che uno che cantava “Senti che puzza scappano anche i cani / stanno arrivando i napoletani” sia un difensore del Sud.
31 maggio 2018
Salvini non vuole Pier Luigi Ciocca ministro dell’Economia perché, pur essendo critico sull’euro, dice che non si deve uscire dalla moneta unica. La logica conseguenza è che Salvini vuole portarci fuori dall’euro sul serio, non a chiacchiere. Non si dia quindi la colpa alla “speculazione” o alla BCE o a chissà quale complotto se gli interessi aumentano.
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Tra le bufale dei noeuro in queste ore spopola quella secondo cui la BCE svantaggerebbe l’Italia nel QE. Non solo non è vero, ma semmai è vero il contrario. La BCE ha acquistato un po’ più titoli italiani rispetto al criterio del “capital key”, cioè alla ripartizione in base alle quote di possesso della BCE
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Grazie all’irresponsabilità delle forze populiste il caos sui mercati è già costato agli italiani 144 milioni di euro
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Secondo il prossimo ministro dell’Economia Giovanni Tria (tecnico di area Forza Italia), la Flat tax è una buona cosa e l’aumento dell’IVA pure. La sua idea sarebbe quella di finanziare la Flat tax con l’aumento dell’Iva. Cioè far pagare a tutti lo sconto fiscale ai ricchi.
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