Fonte: facebook
di Gabriele Pastrello – 24 ottobre 2014
COME ORMAI ABBIAMO CAPITO LA FINANZIARIA PREVEDE CHE L’ANNO PROSSIMO IL DEFICIT NON CALI DAL 3 A 2.2% MA SOLO DAL 3 AL 2.9%. COME DICE PADOAN, A LEGISLAZIONE INVARIATA SAREBBE STATO DEL 2,2% (CIOE’ GRAZIE A TAGLI AUTOMATICI IN AUMENTO CHE SONO RIMASTI, MA SONO STATI COMPENSATI PER IL 2015).
MA QUESTO RINVIO NASCONDE, TANTO PER CAMBIARE, UNA FREGATURA, PAROLA DI DEF (CIOE’ DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA). INFATTI, IL RIENTRO ACCELERATO E’ SOLO RINVIATO AL BIENNIO SUCCESSIVO. INFATTI. MENTRE NELLE PREVISIONI PRIMA DI QUESTA ‘NOTA AGGIUNTIVA’ IL DEFICIT SAREBBE DOVUTO DIMINUIRE DI CIRCA UN PUNTO TRA IL 2015 E IL 2016 (DICIAMO DI 18 MLD), ADESSO, GRAZIE ALLE MANOVRE ‘KEYNESIANE’ DEL GOVERNO RENZI SI PREVEDE CHE CALI DI DUE PUNTI (30 MILIARDI). CIOE’ LA RIDUZIONE DEL DEFICIT E’ STATA ACCELERATA IN QUESTO DOCUMENTO. NON RALLENTATA.
INFATTI C’E’ UNA CIFRA UN PO’ CRIPTICA CHE SI CHIAMA DEFICIT STRUTTURALE (ADESSO SI DICE ‘INDEBITAMENTO’ MA IO USO IL TERMINE PRECEDENTE: DEFICIT). QUESTO SAREBBE IL DEFICIT AL NETTO DEGLI INTERVENTI DOVUTI AL CICLO ECONOMICO. IN CASO DI RECESSIONE CI SARANNO AD ESEMPIO SGRAVI FISCALI, SOSTEGNI ALLE IMPRESE, AMMORTIZZATORI SOCIALI, ETC. TOLTI QUESTI INTERVENTI SI OTTIENE IL DEFICIT STRUTTURALE. QUESTO DEFICIT, STANDO AL PATTO DI STABILITA’ DOVEVA ARRIVARE A ZERO NEL 2015.
IL GOVERNO RENZI HA ENFATIZZATO IL RINVIO DEL PAREGGIO STRUTTURALE DAL 2015 AL 2017 (A IMITAZIONE DELLA FRANCIA, PARREBBE). IN EFFETTI, A LEGISLAZIONE INVARIATA IL DEFICIT SAREBBE DOVUTO ESSERE DELLO 0.5% DAL 2015 AL 2018. E’ VERO CHE IL PAREGGIO CHE ERA STATO PROMESSO E’ STATO RINVIATO, MA E’ ANCHE VERO CHE CHE IL RIENTRO E’ ACCELERATO, PER CUI DAL 2015 AL 2017 CI SARA’ UNA RIDUZIONE DEL DEFICIT STRUTTURALE DELL’1%. TRADOTTO: I TAGLI ALLE SPESE (SANITA’ E ALTRO CHE VERRANNO EFFETTUATI DAL 2015 AL 2017 NON SARANNO MAI PIU’ REINTEGRATI (SONO STRUTTURALI INFATTI).
QUINDI CI SARA’ TRA IL 2015 E IL 2016 UN TAGLIO DI UN PUNTO DI DEFICIT CONGIUNTURALE E DI UN PUNTO DI DEFICIT STRUTTURALE. MA A CONDIZIONE CHE CHE CI SIA ALMENO COME DICE PADOAN UN AUMENTO DEL PIL DELLO 0,5%. E SE NON SUCCEDE? MA IL GOVERNO E’ DAVVERO CONVINTO DEGLI EFFETTI POSITIVI DI QUESTA MANOVRA. LEGGENDO ATTENTAMENTE IL DOCUMENTO SI VEDE CHE NO, IL GOVERNO NON CREDE AFFATTO A RISULTATI MIRACOLOSI.
C’E’ UNA PRIMA CONCLUSIONE DA TRARRE. LA SCENEGGIATA NON E’ SOLO DA PARTE ITALIANA (LA PSEUDO-LITIGATA DI RENZI CON BARROSO). MA ANCHE DA PARTE EUROPEA. INFATTI IL DOCUMENTO DELL FINANZIARIA ACCELERA IL RIENTRO, NON LO RITARDA. E QUINDI NON SI CAPISCE BENE DI COSA ABBIA A LAMENTARSI IL FALCO KATAJNEN. MA, EVIDENTEMENTE, ANCHE LUI HA IMPARATO LA TECNICA ITALIANISSIMA DEL CHIAGNI E FOTTI.
(CONTINUA)
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L’immagine di copertina è presa dal film Il bidone (1955) diretto da Federico Fellini, racconta le peripezie di tre truffatori Augusto, Picasso e Roberto, specializzati nel fare bidoni e truffe ai danni di poveri contadini creduloni, ai quali si presentano vestiti da prelati, chiedendo laute somme per fare messe in favore dei defunti….nulla a che vedere con i furbastri di Renzi, del Rio, Padoan….
