L’amore non basta

per Gabriella
Autore originale del testo: Mark Manson
Fonte: il Conformista
Url fonte: https://ilconformistaonline.wordpress.com/page/2/

di Mark Manson

Nel 1967, John Lennon scrisse una canzone intitolata “All You Need is Love”. Prima di far questo però picchiò entrambe le sue mogli, abbandonò uno dei suoi figli, e maltrattava senza riserve il suo manager giudeo omosessuale con offese omofobiche e anti-semite. Una volta, ebbe addirittura a sua disposizione un’equipe cinematografica per un intero giorno, solo per essere ripreso nudo e disteso nel suo letto.

Trentacinque anni dopo, Trent Reznor, la voce dei Nine Inch Nails, scrisse una canzone intitolata “Love is Not Enough”. Reznor, anziché essere famoso per le sue scioccanti performance in concerto e i suoi inquietanti e grotteschi video, si ripulì del tutto da droghe e alcol, sposò una donna, ebbe due bambini con lei, e smise poi di incidere album e di fare tour, in modo da poter stare a casa ed essere un buon marito e un buon padre.

Uno di questi due uomini aveva una chiara e realistica comprensione dell’amore. L’altro no. Uno dei due idealizzava l’amore come la soluzione a tutti i suoi problemi. L’altro no. Uno di questi uomini era probabilmente un coglione narcisista. L’altro no.

Nella nostra cultura, molti di noi idealizzano l’amore. Lo vediamo come una sorta di nobile cura per tutti i problemi della vita. I nostri film, i nostri racconti e la nostra storia in generale lo celebrano come l’ultimo scopo della vita; la soluzione finale a tutti i nostri dolori e a tutte le nostre difficoltà. Poiché lo idealizziamo troppo finiamo per sopravvalutarlo. E come risultato, le nostre relazioni pagano un caro prezzo.

Quando crediamo che “tutto ciò di cui abbiamo bisogno è amore”, dopo – come Lennon – siamo più predisposti a ignorare i valori fondamentali, come il rispetto, l’umiltà e l’impegno verso le persone a cui teniamo di più. In fondo, se l’amore risolve ogni cosa, perché dovremmo preoccuparci di tutto il resto – e di tutte le difficoltà che questo comporta?

Però se, come Reznor, crediamo che “l’amore non basta”, in seguito capiremo che le relazioni sane richiedono di più delle sole emozioni e delle nobili passioni. Capiremo che ci sono cose più importanti nelle nostre vite e nelle nostre relazioni che essere semplicemente innamorati. E il successo delle nostre relazioni dipende da questi importanti e profondi valori.

Romance at Arm's Length - Olimpia Zagnoli

Romance at Arm’s Length – Olimpia Zagnoli

Le tre dure verità sull’amore

Il problema nell’idealizzare l’amore è che provoca in noi una sorta di sviluppo irrealistico di aspettative, che con l’amore hanno poco a che fare; sia con quello che effettivamente è, sia con quello che effettivamente ci può dare. Queste aspettative irrealizzabili, non fanno che sabotare la prima idea che abbiamo circa una vera relazione da custodire. Permettetemi di illustrarvi:

1. L’amore non significa compatibilità. Solo perché vi innamorate di qualcuno, questo non significa che sia necessariamente un buon partner, tale per cui possa stare con voi per un periodo di tempo prolungato. L’amore è un processo emozionale; la compatibilità è un processo logicoConfondere l’uno con l’altra non dà certamente vita a qualcosa di buono.

È possibile innamorarsi di qualcuno che non ci tratta nel migliore dei modi, che ci fa sentire peggio di quello che siamo, che non ha lo stesso rispetto che noi abbiamo per lui, o che ha una vita talmente disfunzionale che minaccia di trascinarci a fondo con lui.

È possibile innamorarsi di qualcuno che ha differenti ambizioni, o scopi di vita, che sono in contraddizione con i nostri; che possiede diverse credenze filosofiche o, anche, discordanti visioni del mondo, e che vanno a scontrarsi con il nostro senso per la realtà.

È possibile innamorarsi di qualcuno che sia dannoso per noi e per la nostra felicità.

Può sembrare paradossale, ma è la verità.

Quando penso a tutte le relazioni disastrose che ho visto, o alle persone che mi hanno scritto una mail parlandomi di questo, molti (se non la maggior parte) di loro si basavano completamente sulle emozioni – sentivano quella “scintilla” e si buttavano senza pensarci. Dimenticando però grandi e piccoli dettagli, del tipo che lui era un ex-alcolizzato ora cristiano, e che lei era una bisessuale acido-dipendente e necrofila. Dopotutto, sembrava la cosa giusta da fare.

E poi, sei mesi dopo, mentre lei sta lanciando tutta la roba di lui giù per il cortile, e lui sta pregando dodici volte al giorno Gesù per la salvezza di lei, entrambi si guardano attorno e si chiedono: “Cavolo, ma cos’è che è andato storto?”

La verità è che tutto andava storto prima ancora che iniziasse.

Quando uscite con qualcuno e cercate un partner, non dovete seguire solamente il vostro cuore; dovete seguire innanzitutto la vostra mente. Certo, vorreste trovare qualcuno che vi fa battere il cuore all’impazzata, talmente tanto che le vostre scorregge assumeranno l’odore di petali di rose. Ma avrete anche la necessità di valutare i valori di quella persona, come essa tratta se stessa, come si comporta con coloro a cui è vicina, così come le sue ambizioni e le sue visioni del mondo in generale. Perché se vi innamorate di qualcuno che non sia compatibile con voi… Beh, allora, come disse una volta l’istruttore di sci di South Park, state andando incontro ad un bel casino.

Olimpia Zagnoli

Olimpia Zagnoli

2. L’amore non risolve i vostri problemi di coppia. Con la mia prima ragazza eravamo innamorati alla follia l’uno per l’altra. Vivevamo anche in diverse città, non avevamo abbastanza soldi per vederci spesso, e le nostre famiglie si odiavano rispettivamente: passavamo settimanalmente lunghi e inutili momenti di drammi e litigi.

E ogni volta che c’era un litigio, il giorno dopo tornavamo prontamente a ricordarci quando eravamo pazzi l’uno per l’altra, e nessuna di queste piccole cose importava veramente perché “oh mio Dio, eravamo così innamorati!!”, e trovavamo sempre il modo di far funzionare le cose affinché tutto fosse perfetto: bastava solo aspettare e il resto sarebbe venuto da sé. Il nostro amore ci faceva sentire come se avessimo potuto superare ogni nostro singolo problema, quando, a livello pratico, non cambiava assolutamente nulla.

Come potete immaginare, nessuno dei nostri problemi fu risolto. I litigi continuavano a ripetersi. Le discussioni andavano sempre peggio. La nostra incapacità di trovarci ha finito per soffocare entrambi irrimediabilmente. Eravamo talmente assorbiti da noi stessi che non riuscivamo più a comunicare efficacemente. Ore e ore passate al telefono senza in realtà dirci nulla. Guardando indietro a ciò che è accaduto, non c’era alcuna speranza che le cose potessero continuare. Eppure, la cosa è andata avanti per tre fottutissimi anni!!

Alla fine, l’amore conquista tutto, giusto?

Senza alcuna sorpresa, questa relazione è andata in fiamme e si è frantumata proprio come il dirigibile Hindenburg, essendosi inzuppata di carburante esplosivo. La rottura è stata violenta. E la più grande lezione che ho imparato è stata questa: mentre l’amore può farti sentire meglio sui tuoi problemi di coppia, esso in realtà non li risolve per nulla.

La montagna russa delle emozioni può essere intossicante; ogni singolo forte sentimento può essere più importante e più valido rispetto al precedente e, a meno che ci sia una base solida sotto i tuoi piedi, quella crescente marea di emozioni alla fine arriverà, portandosi via tutto con sé.

3. L’amore non sempre vale il sacrificio di sé. Una delle più definite caratteristiche dell’amare qualcuno consiste nella capacità di pensare al di là di se stessi e delle proprie necessità, per prendersi cura di un’altra persona assieme ai suoi bisogni.

Ma la domanda che spesso non ci poniamo abbastanza è esattamente questa: “Cosa sto sacrificando? E ne vale davvero la pena?”

Nelle relazioni amorose è normale per entrambe le due parti sacrificare di tanto in tanto qualche proprio desiderio, le proprie necessità, e il proprio tempo per un’altra persona. Vorrei sostenere che tutto questo è normale e sano, ed è una delle cose più importanti che rende una relazione così straordinaria.

Però quando arriva al punto di sacrificare il rispetto per se stessi, la propria dignità, le sembianze del proprio corpo, gli scopi e le ambizioni della propria vita, solo per stare con qualcuno, è proprio lì che l’amore diventa problematico. Si suppone che una relazione amorosa sia un supplemento della nostra identità individuale; non deve danneggiarla o rimpiazzarla. Se ci troviamo in situazioni dove stiamo tollerando comportamenti offensivi o irrispettosi, allora è questo che stiamo fondamentalmente facendo: stiamo permettendo al nostro amore di consumarci e di negarci, e, se non stiamo attenti, potrebbe lasciarci come svuotati di ciò che eravamo prima.

Keith Negley

Keith Negley

La prova dell’amicizia.

Uno dei più saggi consigli circa una relazione amorosa è il seguente: “Tu e il tuo partner dovreste essere i migliori amici”. La maggior parte delle persone guardano questo consiglio in maniera positiva: dovrei trascorre il tempo con il mio partner come faccio con il mio migliore amico; dovrei comunicare apertamente con il mio partner come comunico con il mio migliore amico; dovrei divertirmi con il mio partner come mi diverto con il mio migliore amico.

Ma le persone dovrebbero guardare anche all’aspetto negativo di tutto questo: “Saresti in grado di tollerare i comportamenti negativi del tuo partner immaginando che sia il tuo migliore amico?”

Sorprendentemente, quando ci poniamo onestamente questa domanda – nella maggior parte delle relazioni malate e co-dipendenti – la risposta è “no”.

Conosco una giovane donna che si è appena sposata. Era pazzamente innamorata di suo marito. E a dispetto del fatto che lui non avesse un lavoro stabile per più di un anno, non mostrava alcun interesse nella preparazione del loro matrimonio. Spesso la scaricava per andare a fare surfing con gli amici, e la famiglia e gli amici di lei spesso sollevavano preoccupazioni non-così-sottili sul suo conto… Lei lo sposò comunque felicemente.

Ma una volta che la grande emozione nuziale svanì, la realtà prese piede. A un anno dal suo matrimonio, lui è ancora senza un lavoro stabile, sporca la casa mentre lei è al lavoro, si arrabbia se lei non gli cucina la cena, e ogni volta che lei si lamenta lui le dice che è “viziata” e “arrogante”. Oh, e lui ancora la scarica per andare a fare surfing con i suoi amici.

Lei è finita in questa situazione perché ha ignorato le tre dure verità di cui sopra. Ha idealizzato l’amore. Nonostante sia stata schiaffeggiata da questi rossi segnali mostrati da lui durante le loro uscite, lei credeva che il loro amore indicasse una compatibilità di coppia. Non lo era. Quando i suoi amici e la sua famiglia mostravano preoccupazioni prima del loro matrimonio, lei credeva che il loro amore sarebbe stato, alla fine, la soluzione a tutti i loro problemi. Non lo era. Ed ora, che tutto è finito in un cumulo fumante di merda, lei si approccia ai suoi amici per chiedere consigli sul come fare a sacrificare di più se stessa affinché le cose possano ancora funzionare.

E la verità è, che non funzioneranno.

Perché tolleriamo certi comportamenti nelle nostre relazioni romantiche che mai e poi mai saremmo in grado di tollerare nelle nostre amicizie?

Immaginate se il vostro migliore amico venisse a vivere da voi: sporca la vostra casa; si rifiuta di cercare un lavoro o di pagare l’affitto; vi chiede di cucinargli la cena, e si arrabbia e si mette a gridare tutte le volte che vi lamentate. Questa amicizia sarebbe finita più rapidamente della carriera di Paris Hilton come attrice.

Oppure un’altra situazione: la ragazza di un uomo era così gelosa che gli chiedeva le password di tutti i suoi account, e insisteva per accompagnarlo nei suoi viaggi di lavoro per essere sicura che non fosse tentato da altre donne. La vita di lui era praticamente sotto sorveglianza, ventiquattro ore su ventiquattro; potete immaginare come tutto ciò logorasse la sua autostima. In questo modo, il rispetto di lui verso se stesso è caduto davvero in basso. Lei, per qualsiasi cosa, non si fidava di lui. Così egli, per qualsiasi cosa, ha smesso di fidarsi di se stesso.

Eppure, lui continua a rimanere con lei! Perché? Perché è innamorato!

Ricordate questo: l’unico modo in cui potete davvero godervi l’amore nella vostra vita è scegliere di fare qualcos’altro di più importante che scegliere l’amore in sé.

Potete innamorarvi di una grande varietà di persone durante il corso della vostra vita. Potete innamorarvi con persone che sono buone per voi e con persone che sono un male per voi. Potete innamorarvi in un modo sano e, viceversa, in un modo malato. Potete innamorarvi quando siete giovani e quando siete anziani. L’amore non è unico. L’amore non è speciale. L’amore non è scarso.

Ma il rispetto per voi stessi lo è. Così la vostra dignità. Allo stesso modo la capacità di fidarvi. Potenzialmente, ci possono essere molti amori durante la vostra vita, ma una volta che perdete la vostra autostima, la vostra dignità o la vostra capacità di fidarvi, risulta davvero difficile riaverle indietro.

L’amore è un’esperienza meravigliosa. È una delle più grandi esperienze che la vita possa offrirci. Ed è un qualcosa da provare e godere per cui tutti dovremmo aspirare.

Ma come altre esperienze, può essere sana o pericolosa. Come altre esperienze, può ostacolarci nel definire noi stessi, le nostre identità o i nostri scopi di vita. Non possiamo permettere che ci consumi. Non possiamo sacrificare le nostre identità e la nostra autostima per esso. Perché nel momento in cui lo facciamo, perdiamo sia l’amore che noi stessi.

Perché voi avete bisogno di più nella vostra vita che dell’amore in sé. L’amore è grandioso. L’amore è necessario. L’amore è bellissimo. Ma l’amore non basta.

Mark Manson

Traduzione di Edna Arauz e Francesco Paolo Cazzorla

Editing grafico a cura di Edna Arauz

Articolo originale: Love is Not Enough

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1 commento

fausto 17 Maggio 2017 - 12:51

MALAMMORE

di Fausto Corsetti

Tante volte ci siamo illusi, tante volte ci è sembrato di aver trovato la persona giusta. Poi, all’improvviso questa persona ha rivelato un altro volto: desideri che ci escludevano, progetti che non ci contemplavano, un passato che non conoscevamo…
L’amore allo stato nascente proietta sul suo oggetto tutte le perfezioni: scartando il buio, vede solo la luce; sordo alle dissonanze, ode solo le melodie che l’amato gli invia.
Ma, dopo le meraviglie dell’incantamento, accade che l’ideale si ridimensioni e che all’illusione faccia seguito la disillusione: il riconoscimento della realtà, relatività e fragilità di ogni relazione. Più difficile accettare la delusione, sopportare la catastrofica sfiducia nelle proprie capacità di valutare l’altro, di conoscere le proprie reazioni: “Non avevo capito niente…” si dice l’innamorato abbandonato, seduto sulle macerie del suo sogno d’amore. Sono molte le parole che si dicono. Poche quelle che si incarnano, mentre tutto ciò che conta accade nell’inevidenza di storie sepolte dalla ferialità e dalla vita che propone una sequenza di giorni che facilmente si assomigliano uno all’altro. Non si misura il dolore che cresce: lo si attraversa; lo si abita, mentre lo si lascia entrare in quelle stanze interiori dove troppo raramente si è capaci di appartarci per affrontare domande alle quali, soli, si è chiamati comunque a dare risposta.
Quasi tutti abbiano sofferto per un amore troppo presto finito…
Quando i fallimenti si susseguono, però, qualche cosa dentro si frantuma e il cuore, come un vaso incrinato, non riesce più a contenere un nuovo versamento d’innamoramento. La mente cerca di indurlo ad accettarlo ma, nonostante tutto, continua a emergere un senso di alienazione, di perturbante “non familiarità”. Il cuore potrebbe essersi irrigidito, oppure l’altro potrebbe essere così roccioso da rendere impossibile rimodellarsi a vicenda.
L’amore richiede che due esseri si fondano fino a generare un’inedita presenza nel mondo, una terza persona che ingloba l’io e il tu. Se questa fusione non accade scende l’ombra, si incunea il gelo dell’estraneità.
C’è nell’amore una componente di ignoto, un’oncia di mistero, un margine di rischio che nulla potrà mai dissolvere. E forse sono proprio questi elementi che rendono l’avventura d’amore coinvolgente, affascinante, irrinunciabile, indimenticabile.
Siamo chiamati a giocare con il tempo e con la vita per il gusto di vivere, di amare, di essere amati. Siamo invitati al tavolo delle cose che crescono piano piano, della vita che si concede giorno per giorno. Siamo in viaggio, sempre e di nuovo, alla scoperta delle cose del mondo, per capirle, alla ricerca di ogni incontro che ci rende vicini, intimi, compagni di un andare che favorisce condivisione e partecipazione. Nessuno è mai troppo distante.
C’è una profezia contenuta, anzi gelosamente custodita, nello scricchiolio di ogni zolla di terra che mal sopporta di lasciarsi calpestare: la speranza.

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