L’Assaggiatrice

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

I potenti di ogni epoca e di ogni luogo, come sappiamo, hanno sempre avuto una paura matta di essere assassinati. E soprattutto di essere eliminati nel modo più subdolo, attraverso un’arma infida, inodore ed insapore come il veleno.

Mitridate ne era talmente ossessionato che riuscì ad immunizzarsi, assumendo piccole dosi quotidiane d’intrugli tossici.

In epoca meno antica, tuttavia, imperatori, re, dittatori, e uomini di potere di ogni genere, hanno fatto ricorso ad altre strategie.

Per lungo tempo la più diffusa è stata quella di utilizzare gli animali come assaggiatori.

Tanti poveri topi ed incolpevoli gatti ne hanno fatto le spese.

In epoca più moderna è nata la figura dell’assaggiatore.

Una figura professionale di grande prestigio e molto ben retribuita.

Non ho le prove, ma ho il sospetto che Matteo Renzi, utilizzi la ministra Teresa Bellanova come sua assaggiatrice di fiducia.

Non si spiegherebbero altrimenti i suoi ripetuti rifiuti di recarsi ad incontri importanti, ma anche di normale routine, senza la stretta vicinanza della sua ministra.

Si sa che in certe riunioni vengono offerti ai partecipanti pasticcini, pizzette, salatini, e servite bevande colorate…

Leccornie fatte apposta per solleticare la ghiottoneria dell’amico di Joe Biden.

Ed è qui che la ministra, non meno ghiotta del suo “dante causa”, comincia ad esercitare la sua fondamentale funzione di assaggiatrice, senza bisogno delle sollecitazioni del capo…

Solo in rare occasioni Renzi è costretto ad insistere.

Forza Teresa assaggia anche questa acciughetta!

Ma non mi piace, è senza zuccheri!

Mangiala lo stesso, coraggio!

A quel punto l’amico di Luca Lotti la fissa attentamente e le dà un colpetto sulle spalle.

Se arriva il ruttino… Evviva! La riunione può cominciare!

 

 

 

 

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