L’essenza della vita

per Davide Morelli
Autore originale del testo: Davide morelli

Questa situazione oltre ad essere molto critica è anche inedita. Nessuno può prevedere tutte le ripercussioni negative che avrà questo periodo così difficile. Nonostante si sia iper-connessi i danni economici e psichici saranno notevoli. Il lavoro da casa non è per tutti e non è la panacea di tutti i mali. Il web può essere utile ma regna un grande caos: ci sono anche i truffatori, i complottisti e i creatori di fake news. A cosa è dovuta la diffusione di questo virus? Sicuramente a delle abitudini alimentari discutibili che hanno causato lo spillover. Questa è l’unica cosa certa. Su tutto il resto si può discutere. Probabilmente si potrebbe anche aggiungere la mancata lungimiranza dei governi di questo mondo. Le condotte irresponsabili dei cittadini sono poca cosa di fronte alla miopia dei governi. Non sono catastrofista. Si prenda ad esempio il problema ambientale. La questione è che l’ecosistema sta scomparendo. I cambiamenti climatici sono all’ordine del giorno. C’è troppa anidride carbonica nell’aria. La crescita economica infinita è semplicemente impossibile. Le risorse naturali sono limitate. Se i governi non dimostreranno responsabilità e non prenderanno provvedimenti concreti questi nostri anni saranno la fine dell’Antropocene. Oppure si prenda ad esempio il fatto che molti governi sono a favore di un aumento della sicurezza, dell’ordine pubblico e poi al minimo pretesto scatenano una guerra. Sulla grave crisi economica dovuta al lockdown non mi vorrei dilungare: sono già piene giustamente le pagine dei quotidiani. Sicuramente dopo questo periodo ci sarà un aumento esponenziale di disoccupati. Però è vero che molti hanno sottovalutato i rischi psicologici. Molti li hanno presi  alla leggera. Molti addirittura pensato che fosse una passeggiata tollerare questo periodo con tutte le sue privazioni annesse e connesse. Gli esperti della mente invece hanno già dichiarato che non ci saranno solo le depressioni di chi ha perso un caro, i disturbi post-traumatici di chi è sopravvissuto al Coronavirus ma anche gli esordi psicotici dovuti alla reclusione forzata, all’isolamento e al distanzamento sociale, entrambi prolungati. Non ci sono ancora dati a riguardo ma potrebbero aumentare vertiginosamente i divorzi, le separazioni e i suicidi. I vissuti e la qualità delle relazioni di molti individui sono stati deteriorati da questo periodo difficile. Psicoterapeuti, psicologi, psichiatri lo hanno già detto, intervistati a riguardo, indipendentemente dal loro modello teorico di riferimento. Negare tutto ciò significa negare l’evidenza dei fatti o significa non conoscere minimamente l’abc della psicologia. Questa reclusione prolungata è una condizione psicofisica innaturale protratta troppo a lungo e dovremmo tutti tenerlo presente per non chiedere troppo a noi stessi e neanche agli altri. Questo non significa lamentarsi e dimenticarsi di chi sta peggio. Lo so che può essere controintuitivo ma esistono anche lo stress da sottoattivazione e la deprivazione sensoriale. Naturalmente non tutte le persone sottoposte agli stessi stressor reagiscono nello stesso modo: ci sono differenze individuali, vari tipi di valutazioni cognitive. In termini psicologici si può affermare che esiste lo stress ma anche il coping. Siamo fatti per uscire, parlare con più individui, impegnarci su più fronti, vedere diversi luoghi nell’arco di una giornata, relazionarci a più persone, muoverci, camminare, essere sottoposti a stimoli di varia natura, avere in faccia il sole. Tutto questo-ammettiamolo onestamente- ci manca ed è l’essenza della vita.

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