LeU: Ultras cercasi

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini

di Fausto Anderlini – 7 febbraio 2018

Sebbene inflazionati i paragoni calcistici sono troppo alla mano per non farvi ricorso. Immaginate dunque uno stadio nel quale la squadra di casa gioca la partita della vita. In questo caso per non retrocedere, perdere i diritti televisivi, quindi fallire e dover ricominciare dalla terza categoria. I media sono a sfavore perchè dipendono dalle società che detengono il potere e determinano il mercato. I giornalisti al soldo dei potenti non perdono occasione per infierire e i guitti televisivi non lesinano il sarcasmo. Lo stadio è ricolmo di ultras avversi con ingresso pagato e di scettici che non avendo altro da fare son venuti per godersi il naufragio. Proprio come nei talk show televisivi, dove si applaude e si sghignazza a comando e a cachet. La terna arbitrale è sicuramente corrotta e le regole truccate.

Disposizioni che vengono dall’alto della federazione hanno fatto intendere di usare la var a senso unico. Perchè l’imperativo categorico è che quella squadra, per un insieme di ragioni che qui non sto a elencare, da fastidio e deve scomparire definitivamente dai cartelloni del campionato. Una canea di gente col pollice verso. In quello stadio ci siamo anche noi, naturalmente, i sostenitori di questa sberciata compagine con un grande blasone sul petto ma caduta in disgrazia. Piccolo drappello raccolto in uno spicchio della curva. Perchè, non bastasse tutto il resto, questa fatale tenzone si gioca fuori casa. Con tanti nemici attorno, il nostro comportamento dovrebbe essere eroico e combattivo. Forza ragazzi, undici leoni!

Ma un morbo, un virus invisibile è penetrato fra i ranghi: il masochismo ipercriticistico, che può essere cupo o irridente. Una malattia in parte inscritta nell’autostima dei supporters, alcuni dei quali si pensano come i migliori fra gli allenatori senza ingaggio, in parte dovuta all’ironia molesta e a una forma incallita di snobismo ingenerati dalle ripetute sconfitte, e in parte un subdolo retaggio delle infiltrazioni operate con la guerra psicologica, sicchè i falsi sono assunti come prove del destino. Accade così che appena si comincia a giocare da una parte del gruppo si leva un fastidioso mormorio.

C’è chi se la prende con la formazione: perchè gioca Tizio mentre Caio, lui si un vero campione, neanche è stato convocato ? Chi con lo schema di gioco: meglio la difesa a quattro che a tre, e viceversa. Chi con il mister, che non sa motivare la squadra e quando va in Tv non è telegenico. E poi ci sono gli amanti del bel gioco e della perfezione. Appena il volenteroso terzino ciabatta uno stop o sbaglia una diagonale subito un coro di mugugni. sicchè quello se ne risente e sbaglia ancor di più. E infine i fatalisti. Ipnotizzati dalle previsioni dei bookmakers, anch’ esse in gran parte truccate, non fanno che ripeterne mesti, autoavverandole, le false profezie…..E via col tango-harakiri, rivoltando il gufo dentro di sè…

Ognuno interpreti come vuole la similitudine, ma una cosa è certa. Così non va in gioco la democrazia e il libero tifo-pensiero ma l’idiozia, e mi sono rotto i coglioni, al punto che invocherei un daspo contro i menagramo…. Se le raccontino mentre guardano la Tv col piatto di pop corn e lascino in pace la squadra….

-.-.-.

Ps. Nel 2005 il Bologna cascò in disgrazia in un contesto simile. In piena epoca Moggi, in seguito a contenziosi fiscali Gazzoni finì in strino col ‘palazzo’, con Della Valle al suo fianco. Senonchè lo scarpaio rientrò nei ranghi del potere vigente appena vista la mal parata. Il risultato fu che il Bologna fu fatto retrocedere in luogo della Fiorentina e del Parma di Calisto Tanzi (l’uomo della Parmalat). Noi della curva non ce ne accorgemmo e preferimmo additare i limiti della squadra. A Bologna il pubblico è pacioso quanto ipercritico e sempre pronto all’autoironia. Senz’altro una virtù della quale andare orgogliosi. Fatto sta che adesso ci troviamo con la gloriosa città rossa e dei sette scudetti che si appresta a issare Casini e altri furboni democristi come suoi rappresentanti.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.