di Andrea Colli 26 marzo 2015
Ormai è nota la tecnica di Matteo Renzi per acquisire voti in favore suo e delle sue riforme. Già all’inizio si è visto una transumanza incredibile verso il renzismo da parte di quasi tutti gli autorevoli esponenti della vecchia maggioranza del Pd. Hanno fatto a botte per salire sul carro del vincitore. Ebbene, il sistema renziano è ben oliato ed è all’insegna del “me li compro tutti” e questo non solo ad alto livello ma anche più in basso, nei territori e nelle federazioni democratiche. La tecnica è vecchia e assodata ma funziona sempre. Dai tg si apprende che il ministro della giustizia Orlando sembra che abbia suggerito al premier di nominare Roberto Speranza nuovo ministro delle Infrastrutture dopo le dimissioni di Lupi e questo in virtù della conta che Renzi farà in direzione Pd per la riforma elettorale e condizionare così il voto. Vedremo se Speranza e la minoranza dem saranno sensibili alle lusinghe del premier, e poi ne riparleremo. Viene da se pensare che la vita nel Pd, come la intendevamo, sia definitivamente estinta e sia stata sostituita da una specie antropologica nuova: l’homo renzianus. La nuova creatura che si aggira in Italia, specchio del grande capo che invade i salotti televisivi, dilaga in Rete, conquista le copertine pop, ipnotizza intellettuali, imprenditori e berlusconiani.
